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Moto2, Enea Bastianini: “Sarà un Mondiale mai visto. I valori saranno messi in discussione”

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Enea Bastianini l’8 marzo era stato in grado di salire sul terzo gradino del podio del Gran Premio del Qatar 2020 della Moto2. Il pilota romagnolo aveva messo in mostra un ottimo feeling con la nuova moto del team Italtrans Racing e, soprattutto, miglioramenti importanti a livello personale dopo alcune annate nelle quali non era stato in grado di dimostrare il proprio talento con regolarità. In poche parole il riminese era pronto per una stagione finalmente da protagonista nella classe mediana. L’emergenza sanitaria globale, tuttavia, ha messo tutto nel congelatore. Quattro mesi di stop forzato. Dopo tanti dubbi e incertezze, fortunatamente, l’incubo è stato messo alle spalle e nel prossimo weekend il campionato è pronto a ripartire. Lo farà con il primo dei due appuntamenti sul circuito di Jerez de la Frontera che ospiterà il Gran Premio di Spagna prima di quello di Andalucia, per un ritorno allo sport quanto mai atteso. Andiamo, quindi, a fare il punto della situazione con una delle frecce all’arco più importanti della pattuglia italiana nella Moto2.

Enea, il lock-down è ormai un lontano ricordo. Dopo una attesa che è sembrata infinita nel prossimo weekend si tornerà a fare sul serio. Come vive un pilota questo count-down?   

“Finalmente si può tornare in pista e davvero non vediamo l’ora! In questi quattro mesi abbiamo vissuto una situazione davvero complicata che ha cambiato le nostre vite e, di conseguenza, anche il mondo dello sport. Dopo l’esordio del Gran Premio del Qatar di Losail abbiamo dovuto fermarci e, sinceramente, uno stop simile non ha fatto bene a nessuno”.   

Sono stati mesi e settimane difficili per tutti noi, tu come hai messo in atto il tuo percorso di avvicinamento al ritorno in pista?

“Ho cercato di sfruttare il tanto tempo a disposizione nel migliore dei modi, per quanto possibile. All’inizio, quando ero costretto in casa mi sono allenato duramente e ho fatto tanta bici quindi, qualche volta, mi sono anche cimentato nei Gran Premi virtuali assieme agli altri protagonisti della Moto2, divertente ma non certo come la realtà. Nelle ultime settimane, fortunatamente siamo potuti tornare davvero in azione e la situazione è cambiata”.

Per riassaporare le sensazioni di pista come ti sei preparato?

“Mi sono allenato con la moto da cross qualche giorno fa per esempio, anche se i momenti più importanti sono stati quando sono salito sulla R1 sul circuito di Misano. Tornare in sella ad un mezzo vero e proprio fa tutta la differenza del mondo, è stato come tornare alla normalità”.

Com’è stato il primo impatto?  

“Sinceramente nei primi momenti ho davvero fatto fatica. Non è stato semplice rimettermi a girare come quattro mesi fa. Ho dovuto ri-allenare sia il fisico che i riflessi, due aspetti di grande importanza per un pilota. Gestire una moto di questa potenza a certe velocità mette davvero alla frusta i muscoli, quindi a livello di reattività è davvero complicato trovare di nuovo l’occhio giusto in frenata o nei cambi di direzione”.             

Gioco forza non si potrà recuperare la massima condizione con un tocco di bacchetta magica. Tu che traguardi ti sei dato?

“L’obiettivo è di tornare nel più breve tempo possibile alle condizioni dell’esordio di Losail, ma dovrò farlo per gradi. All’epoca mi sentivo bene, in fiducia e avevo un ottimo feeling con la mia moto. Conto davvero di spingere sin da subito e rimettermi in carreggiata. Mercoledì inoltre avremo l’occasione di scendere in pista proprio a Jerez de la Frontera per una sessione di test e sono convinto che mi permetterà di togliere tutta la ruggine rimanente dopo i quattro mesi di stop. Dal mio punto di vista la sosta forzata è arrivata davvero nel momento peggiore. All’esordio ero stato in grado di salire sul podio grazie ad un buon terzo posto. Ora dovrò ripartire da zero come tutti gli altri e sono pronto a vivere una annata davvero particolare e dai ritmi serrati”.

La Moto2 si era data l’arrivederci nel fine settimana dell’8 marzo dopo la gara di Losail. Nel frattempo Dorna ha stilato il nuovo calendario. Come si può valutare dal tuo punto di vista?

“Abbiamo imparato a conoscere la prima parte della stagione. Vivremo tante gare in Spagna e diverse doppiette (saranno a Jerez de la Frontera, Red Bull Ring, Misano, Aragon e Valencia, ndr) per una annata davvero unica nel suo genere. Saremo tantissimo via da casa, con un calendario compresso che non permetterà il minimo errore. Quando corri per tre settimane in fila devi essere bravo a mantenere l’asticella sempre in alto. Ci attende un Mondiale 2020 mai visto prima. La parola d’ordine sarà mantenere il livello fisico e mentale al massimo sempre. Ricordiamoci che sarà una lunga tirata fino a metà novembre, un vero e proprio tour de force”.

C’è qualche pista che sei felice sia in calendario o, viceversa, ti mancherà?

“Da italiano mi dispiace che non si potrà correre al Mugello, una tappa imprescindibile dal mio punto di vista per il campionato ma, quantomeno, compenseremo con la doppia gara di Misano, la mia gara di casa essendo romagnolo. Vedremo poi come si completerà la seconda fase del programma. Ad occhio e croce non correremo tra Stati Uniti e Argentina, mentre ci sono ancora tanti punti interrogativi anche sulla trasferta asiatica. Non penso che saranno aggiunte tante altre tappe”.

Che campionato ritroveremo? Gli equilibri saranno gli stessi di quattro mesi fa?

“Come avevo già detto prima del via della stagione i rivali saranno  tanti e agguerriti. Le pattuglie italiane e spagnole saranno in prima linea ma, dopo una pausa simile, tutto sarà rimesso in discussione e non ci sarà un favorito d’obbiligo. Non ci rimarrà che scendere in pista e rimetterci a fare quel che amiamo. Sarà una annata di Moto2 davvero spettacolare”.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto:  Valerio Origo

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