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Formula 1

F1, il motore Mercedes fa la differenza. Racing Point e Williams cresciute a dismisura. Gap notevole sui propulsori Honda e Ferrari

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Il motore Mercedes continua a mostrare la propria superiorità sulla concorrenza. Il propulsore tedesco ha monopolizzato le prime due file della griglia di partenza del GP d’Ungheria, terzo round del Mondiale di F1 2020. Oltre alla stessa Mercedes, uno dei quattro motoristi presenti nella massima formula, anche i team satellite stanno ottenendo interessanti risultati.

L’esempio sotto gli occhi di tutti riguarda la Racing Point. La squadra, protagonista con il canadese Lance Stroll ed il messicano Sergio Perez, occupa al temine delle qualifiche l’intera seconda fila. Un risultato storico per l’équipe che dal 2021 si presenterà ai nastri di partenza con il nome di Aston Martin. Sin dai test di inizio anno di Barcellona (Spagna), le due auto inglesi hanno mostrato un ottimo ritmo che si è confermato a Spielberg, nel GP d’Austria e di Stiria e sopratutto qui all’Hungaroring. I due alfieri della Racing Point hanno dunque l’opportunità di giocarsi il podio nella prova di domani con una monoposto davvero sorprendente. 

Se in Racing Point si sorride, anche in casa Williams si fa festa. Dopo la qualifica bagnata del GP di Stiria, George Russell si conferma nella Q2 anche sul tracciato magiaro. Il giovane pilota britannico, impegnato anche per il 2021 con la Williams, conferma l’ottimo lavoro svolto dai tecnici della famosa squadra britannica. Il motore Mercedes ha sicuramente aiutato la compagine di Frank Williams che, lo scorso anno, era rilegata nelle ultime posizioni al gruppo.

I motori Honda sono al secondo posto nella ‘classifica’ dei propulsori. Red Bull, primo cliente della casa nipponica, ha faticato rispetto a Spielberg dove, sul giro veloce, era inferiore solo alla Mercedes. L’olandese Max Verstappen ed il thailandese Alexander Albon si sono dovuti accontentare nella giornata odierna di del settimo e del tredicesimo posto, un risultato deludente per la scuderia austriaca.

Renault si difende come può, mentre chi sta soffrendo più di tutti è la Ferrari. La Rossa ed i propri clienti, Haas ed AlphaTauri, confermano l’inferiorità della Power Unit di Maranello, già in difficoltà al Red Bull Ring. La qualifica odierna, in un tracciato dove i rettilinei sono praticamente inesistenti, ha premiato l’aereodinamica della Ferrari che è riuscita ad occupare l’intera terza fila. Ricordiamo infatti che il monegasco Charles Leclerc scatterà dalla quinta piazza, davanti al tedesco Sebastian Vettel.

Dal 2014, anno in cui sono stati introdotti i motori ibridi, la Mercedes ha monopolizzato la scena. Nel corso delle stagioni si è cercato di ricucire questo gap dalla casa di Stoccarda, un distacco che per Honda, Ferrari e Renault sembra irraggiungibile.

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Foto: LaPresse

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