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Formula 1

F1, il gap della Ferrari settore per settore. Anche Williams, Alpha Tauri e Renault più veloci

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Non si è ancora spenta l’eco di una qualifica disastrosa per la Ferrari nel GP di Stiria 2020 di F1. La pioggia ha ulteriormente ingigantito i problemi di una monoposto nata male e sulla quale non hanno neppure funzionato gli aggiornamenti portati in fretta e furia con una settimana di anticipo rispetto alla pianificazione originaria. La SF1000 denota una grave mancanza di carico, accentuata dall’asfalto bagnato che ha comportato una quasi totale assenza di grip. Il motore di Maranello, inoltre, attualmente è il meno performante in circolazione, come testimoniano inesorabilmente le statistiche sulla velocità di punta raggiunta dai piloti. Senza girarci attorno: non funziona praticamente nulla.

Se andiamo ad analizzare i tre migliori intermedi fatti registrare durante le qualifiche, sia Charles Leclerc sia Sebastian Vettel hanno perso costantemente in tutti i settori. Il monegasco ha accusato il 2,2% da Lewis Hamilton nel primo parziale (+0.415), il 2,5% nel secondo (+0,877) e 2,4% nel terzo (+0.578). La somma parla da sola…Non è andata meglio a Sebastian Vettel: 2,5% nel primo settore (+0.470), 2,3% nel secondo (+0.799) e 2,7% nel terzo (+0,653).

Se il confronto con Hamilton appare oggettivamente impietoso, occorre sottolineare come l’Alpha Tauri del francese Pierre Gasly abbia fatto registrare dei crono migliori dei ferraristi in tutti gli intermedi. Lo stesso dicasi per le Renault di Esteban Ocon e Daniel Ricciardo, mentre la Williams di George Russell è risultata più lenta della SF1000 solamente nel primo tratto! Le Ferrari, in sostanza, hanno fatto realmente meglio solo di Haas ed Alfa Romeo, ovvero le scuderie che utilizzano proprio i motori forniti dalla scuderia italiana.

I numeri non ammettono repliche: la monoposto di Maranello si è rivelata lentissima in ogni settore della pista. Non era veloce in rettilineo, non aveva grip, faticava in ingresso di curva: un assetto completamente da rivedere. Le parole del team-principal Mattia Binotto non hanno lasciato spazio all’immaginazione: “La situazione non è all’altezza di chi porta il nome Ferrari. Gli aggiornamenti non hanno funzionato e dobbiamo capire il perché“. Oggi, intanto, si prospetta una gara di passione. Con una grande onta da evitare, ma mai così concreta: il doppiaggio.

federico.militello@oasport.it

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Foto: LaPresse

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