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Formula 1

F1, che cos’è il DAS della Mercedes e quali vantaggi porta

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Da domani si comincia con le prime prove libere del GP d’Austria, prima prova del Mondiale 2020 di F1. Dopo settimane, mesi complicati, in attesa di sapere che cosa succederà, sul tracciato del Red Bull Ring finalmente torneremo a qualcosa di agonistico. Eravamo rimasti tutti ai test di Barcellona (Spagna) nei quali, come spesso si fa, un po’ si gioca a non mostrare tutte le carte. Pertanto, i riferimenti vanno presi con le molle, ma appare comunque evidente un aspetto: Mercedes, macchina da battere anche quest’anno.

La W11 è passata alla configurazione a basso coefficiente di carico, quella studiata dalla Ferrari l’anno scorso. Il vantaggio chiaro è quello di aumentare le velocità di punta sui rettilinei proprio per la minor resistenza all’avanzamento. Insieme alla configurazione aerodinamica leggera, James Allison ha voluto abbinare il DAS (Dual Axis Steering System). Che cos’è questo dispositivo? E’ un sistema che permette al pilota di modificare la convergenza delle ruote anteriori e quindi di aumentare le temperature delle gomme sull’avantreno. Si ottiene una macchina con tanto grip meccanico, senza però rinunciare alle alte velocità sui rettilinei proprio per la conformazione aerodinamica a basso coefficiente di carico.

Un vantaggio che in gara e in qualifica permette di controllare con precisione le temperature degli pneumatici e di migliorare l’inserimento in curva. In Austria, Mercedes  non tradirà la sua filosofia votandosi al concetto outwash dell’ala anteriore, cavallo di battaglia della Ferrari, copiato da diversi team. E in particolare verrà omologata una benzina che dovrebbe ridurre i rischi di affidabilità al motore, dopo i ripetuti cedimenti registrati nell’impianto di lubrificazione durante i test invernali. Non solo ma verrà rivisto il bracket della sospensione posteriore contestato a Melbourne: non ci sarà più la presa d’aria dei freni aggiuntiva che la FIA aveva vietato. Con la messa a punto del DAS a Brackley stanno valutando di riprendere la simulazione delle ruote sterzanti posteriori, un tema ostico da mettere a punto ma che può dare grandi risultati sulla durata delle gomme posteriori.

In sostanza la Stella a tre punte è pronta per partire con convinzione anche in quest’annata così particolare e serrata e già da questo round ci saranno indicazioni piuttosto esaustive in merito.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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