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Atletica, l’udienza per il caso Schwazer slitta a settembre: l’azzurro non vuol arrendersi

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Nessuno sconto della pena per Alex Schwazer: era stato questo quanto deciso dal Tribunale Federale Svizzero che a maggio aveva respinto la richiesta di annullamento della squalifica di otto anni. Una sanzione inflitta al marciatore italiano per essere risultato positivo al testosterone il 1° gennaio 2016.

Il Campione Olimpico della 50 km a Pechino 2008 si era già visto respingere la sua richiesta dal Tas ed è arrivata la conferma anche dall’organo citato. Il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al prossimo anno, svanisce così definitivamente? Alex dovrà puntare sui Giochi di Parigi 2024 anche se a questo punto è difficile pensare a un rientro? Sono tanti gli interrogativi, di sicuro c’è che Schwazer non si vuol arrendere ed è pronto a lottare fino in fondo per dimostrare la sua innocenza. Il prossimo passo, per il 35enne nativo di Vipiteno, sarà quello del processo di Bolzano inizialmente previsto per il 22 luglio, e differito alle ore 11 del 14 settembre. A darne comunicazione è il gip del Tribunale menzionato, Walter Pelino.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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