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Tennis, Mary Pierce: “Ho iniziato a giocare perchè la mia famiglia aveva bisogno di soldi”

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Mary Pierce è stata una tennista conosciutissima e amatissima dal pubblico mondiale degli anni novanta e duemila. L’ex campionessa si è raccontata con un lungo post pubblicato sul profilo instagram di “Behind the Racquet”, nel quale ha spiegato cosa ha significato questo sport nella sua vita.

Quando avevo 13 anni – racconta Mary Pierce – mio ​​padre era il mio allenatore a tempo pieno e mia madre era la mia mamma a tempo pieno. Non c’erano entrate e talvolta vivevamo fuori dalla nostra macchina. Mio padre mi ha mostrato un sacco con dei soldi e disse che era tutto quello che avevamo. Poi mi disse: ‘È meglio che inizi a vincere perché abbiamo bisogno di soldi‘. Una pressione spropositata per una bambina. Ma quando ho preso per la prima volta una racchetta, mi sembrava di giocare da anni, quindi ho sentito che Dio mi aveva fatto questo regalo per giocare a tennis. Sono diventato professionista a 14“.

Nel suo racconto Mary Pierce ha anche svelato che è stata quasi costretta a vincere: “Ho dovuto vincere perché se non lo avessi fatto, mio ​​padre sarebbe diventato violento e avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere. La paura era il sentimento trainante Sono grata di aver avuto mia madre che era il mio pilastro di sostegno. Ho anche avuto mio fratello che era il mio compagno di pratica e successivamente è diventato il mio allenatore nel 2000 e nel 2005. Eravamo molto vicini. Guardando indietro, credo che mio padre abbia fatto del suo meglio. Mi amava e voleva il meglio per me, quindi mi ha insegnato a tenere duro. Non sarei arrivato in tour senza essere mentalmente e fisicamente resiliente. La mia infanzia mi ha reso la persona che sono oggi“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: LaPresse

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