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Coppa Italia 2020: Napoli e Juventus si contendono il trofeo! Ennesimo capitolo di una rivalità storica

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Prendete una rivalità storica e aggiungetevi il tradimento di uno dei grandi protagonisti, recentemente passato dalla fazione di origine ai nemici di sempre. Allegate a tutto ciò un trofeo, conteso dall’una e dall’altra parte, e ne viene fuori un cocktail esplosivo, ideale per simboleggiare la rinascita del calcio italiano dopo il lungo stop causato dalla pandemia di Covid-19. Stiamo parlando, ovviamente, di Napoli-Juventus, finale di Coppa Italia 2019-2020: appuntamento a stasera, alle ore 21.00, allo stadio “Olimpico” di Roma, fisicamente vuoto a causa delle restrizioni anti-contagio ma spiritualmente colmo della passione dei tifosi bianconeri e partenopei.

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Il grande protagonista della sfida sarà indubbiamente Maurizio Sarri. L’allenatore, da sempre tifoso del Napoli e che con i colori azzurri ha fatto meraviglie dal 2015 al 2018, fino a sfiorare la conquista del “Palazzo”, ha scelto nell’estate scorsa di abbracciare la causa juventina. La decisione del mister toscano ha ovviamente suscitato il malcontento e il rancore dei tifosi napoletani, sentitisi traditi da colui che si era erto a simbolo del pueblo nella lotta ai vertici del calcio italiano. La versione juventina di Sarri e il Napoli si sono già incrociati due volte in campionato: equilibrio, una vittoria per parte. Ora, però, in palio c’è qualcosa in più, c’è un trofeo che ancora manca all’allenatore bianconero, che vuole riscattarsi dopo aver già perso la Supercoppa Italiana contro la Lazio.

Oltre al personaggio più atteso, sono numerosi i motivi di interesse intorno a questo Napoli-Juventus. La curiosità è che si tratta di due squadre che hanno recentemente stravolto la loro filosofia in seguito all’arrivo di due tecnici con idee opposte a quelle preesistenti. Se la Juventus, tacciata di vincere senza convincere, si è affidata a Sarri per sviluppare un gioco più arioso, basato su pressing alto e dominio territoriale, il Napoli, dopo anni di calcio champagne, ha scelto il profilo basso di Gattuso, allenatore che da sempre punta su organizzazione, solidità e pragmatismo. Entrambi i progetti tecnici sono ancora lontani dall’esser realizzati: finora se ne sono visti solamente sprazzi, ma l’inversione di tendenza è sotto gli occhi di tutti. E si sa, la conquista di un trofeo può essere determinante per avere più fiducia e consolidare la strada tracciata.

Nel il cammino fino alla finale di stasera, il Napoli ha superato Perugia (2-0), Lazio (1-0 al termine di una partita estremamente sofferta) e Inter (0-1 a San Siro e 1-1 al “San Paolo”). La Juventus, invece, ha liquidato l’Udinese per 4-0, ha sconfitto la Roma per 3-1 e in semifinale ha prevalso sul Milan per la regola dei goal fuori casa (1-1 in Lombardia e 0-0 a Torino). La sfida di stasera sarà il remake della finale di Coppa Italia del 2012: in quell’occasione vinsero i partenopei per 2-0 con le reti di Cavani e Hamsik. Sono trascorsi otto anni, questa è tutta un’altra storia. La Juventus metterà in bacheca la quattordicesima coppa nazionale o sarà il Napoli a conquistare la sesta della propria storia? Stasera l’ardua sentenza.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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