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Basket: Germania, ripartenza con sorprese nel torneo finale. La Spagna si prepara, polemiche in Israele. Cina quasi senza stranieri

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La pallacanestro europea è tornata a vedere qualcosa di giocato nella giornata di ieri, quando, in Germania, ha preso il via il torneo finale che assegnerà il titolo della Basketball-Bundesliga 2019-2020. Sede della manifestazione, ovviamente a porte chiuse, l’Audi Dome di Monaco, casa abituale del Bayern che da poche stagioni ha raggiunto le vette dell’Eurolega.

E proprio la squadra bavarese, nella giornata di ieri, è stata sconfitta a sorpresa nella seconda delle due partite di giornata: 85-95 il punteggio finale a favore del Ratiopharm Ulm, con le assenze di Greg Monroe e Nihad Dedovic da una parte e del prospetto NBA Killian Hayes dall’altra. A decidere tutto i 21 punti di Tyler Harvey, mentre per i padroni di casa non sono bastati i 23 di Vladimir Lucic. Ad aprire la nuova era del basket europeo, almeno per il momento, sono state però le formazioni di Crailsheim e Gottingen, con quest’ultima che ha vinto per 89-78 con 30 punti di Bennet Hundt, 21 anni. Oggi le prime due partite dell’altro girone, con il debutto dell’Alba Berlino, mentre per Bamberg bisognerà attendere ancora fino a martedì.

Non di sola Germania si vive: anche la Liga ACB spagnola, dal 18 giugno, è pronta a ritornare sul parquet. Lo farà a Valencia, dove la presenza dell’Alqueria, con 13 campi regolamentari per allenamenti e simili, offre un notevole aiuto per chi poi dovrà sfidarsi al Pabellon Fuente de San Luis, noto più semplicemente come “la Fonteta”. Due gironi da sei, semifinali incrociate e finale per un torneo che vede la presenza del meglio del basket spagnolo, con tante sfide significative. Barcellona e Real Madrid si trovano nei raggruppamenti separati: molti sperano in una finale tra di loro, ma una cosa che da decenni ha insegnato la Liga ACB è questa: mai dare nulla per scontato.

In Israele, invece, fiumi di polemiche sulla Winner League, o meglio sul protocollo sanitario per la ripresa. il ritorno in campo è previsto per il 20 giugno, ma nel frattempo tra lega e Maccabi Tel Aviv è scoppiata una breve battaglia di comunicati, sfociata poi nelle critiche di Scottie Wilbekin e soprattutto Omri Casspi, che chiede di non mettere in quarantena per due mesi i giocatori, definendo disumana tale misura, e soprattutto test settimanali, perché due mesi senza non li accetta. Sarebbe in arrivo una multa, ma nel frattempo anche l’associazione dei giocatori dell’Eurolega, la ELPA, ha scritto alla lega israeliana per dar voce alle richieste di chi scende in campo.

Anche la Cina ripartirà in tempi brevi, dopo averci provato più di una volta: il 20 giugno è la data chiave, ma nel frattempo pochissimi stranieri torneranno in campo, dei molti che ultimamente affollano il campionato del Paese più popoloso del mondo, la CBA. A Qingdao e Dongguan (le sedi prescelte) sarebbero 14 i non cinesi: tra questi Jeremy Lin, Sonny Weems, OJ Mayo, Hamed Haddadi, Donatas Motiejunas ed Ekpe Udoh.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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