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Salto con gli sci

Salto con gli sci: si ritira Elena Runggaldier, prima azzurra in assoluto a vincere una medaglia ai Mondiali

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Si ritira alla soglia dei 30 anni (ancora da compiere, il prossimo 10 luglio) Elena Runggaldier, certamente il volto più riconoscibile e di meritata fama assurto agli onori delle cronache del salto con gli sci femminile italiano negli ultimi 15 anni.

Si può a ragion veduta dire che il suo nome abbia dato avvio a una tradizione ancora molto giovane, ma che sta dando i suoi frutti, se è vero che le sorelle Malsiner stanno cercando di raccoglierne attivamente l’eredità. Romed Moroder, infatti, la convinse a cambiare strada dallo sci di fondo per entrare nella squadra nazionale, che era stata allora propriamente organizzata per la prima vera volta.

Per diversi anni ha gareggiato in Coppa Continentale, che fino all’istituzione della Coppa del Mondo nel 2011 è stata la massima categoria del salto femminile. Nel 2010 ha conquistato la sua prima e unica vittoria a questo livello, a Liberec, in Repubblica Ceca, e come miglior risultato ha raccolto il 12° posto nel 2011 nella classifica generale. Proprio nel 2011 è diventata la prima azzurra di sempre, maschi compresi, a vincere una medaglia ai Mondiali. Aveva già vinto il bronzo, l’argento e l’oro, in questa sequenza, alle rassegne iridate juniores 2006, 2008 e 2010, ma la gioia assoluta è stata quella di Oslo, con il secondo posto sul Midstubakken (HS106) dietro a Daniela Iraschko, che allora non era ancora Stolz. Sempre nel 2011 ha vinto l’oro alle Universiadi di Erzurum.

Nove volte campionessa italiana, in Coppa del Mondo ha ottenuto come miglior risultato in classifica generale il 16° posto, mentre a livello di singola gara si ricorda il 3° nella gara a squadre di Lillehammer nel 2012. A livello individuale, invece, vanta due quinti posti nel 2013 a Sapporo e a Oslo. Ha disputato due Olimpiadi Invernali, a Sochi 2014 e a PyeongChang 2018.

Queste le sue parole, rilasciate al sito della FISI: “È una decisione nata dal fatto che mi manca la determinazione di un tempo, ho voglia di altre cose. Penso di avere raggiunto il mio meglio, a settembre mi sposo con Francois Braud. Lascio in mano ad un gruppo di ragazze promettenti, le sorelle Malsiner sapranno farsi valere, Manuela è tornata da un infortunio e aveva bisogno di ritrovare il feeling, Lara e Jessica hanno doti tecniche di primo piano. La gara che ricorderò con maggiore piacere è senz’altro quella dell’argento iridato di Oslo, quella che mi ha lasciato l’amaro in bocca il Mondiale di Lahti nel 2015. Ero nona dopo il primo salto e invece nel secondo ho sbagliato tutto. Ringrazio la Federazione che ha creduto nel salto femminile anche quando non era inserito nel programma olimpico, il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, tutti i nostri sponsor, la mia famiglia, le mie compagne di squadre e gli allenatori che mi hanno seguito in questi anni, compreso Romed Moroder che mi convinse tanti anni fa a mettermi in gioco“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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