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Ciclismo, Julian Alaphilippe: “Sono la stessa persona di dieci anni fa. Perché dovrei cambiare?”

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Julian Alaphilippe è stato il grande mattatore della stagione 2019, con le sue vittorie alle Strade Bianche, Milano-Sanremo, Freccia Vallone, e quattordici tappe in maglia gialla al Tour de France. Un risultato quest’ultimo, che ha regalato una certa illusione ai francesi, visto che è rimasto ai vertici della classifica fino a due giorni prima della conclusione a Parigi, per poi chiudere al quinto posto nella classifica generale. Un corridore completo il portacolori della Deceuninck-Quick Step, nonché un ragazzo capace di difendersi su ogni terreno e in qualsiasi corsa come pochi in gruppo.

il ‘Moschettiere’ è sicuramente uno dei pilastri del futuro del mondo delle due ruote da tenere costantemente d’occhio, e da cui ci si aspetta tanto altro oltre a tutto quello che ha già dimostrato finora. Il francese, in un’intervista esclusiva rilasciata a Procycling Magazine in uscita questa settimana, ha rivelato di non essersi fatto prendere la testa dalla smania di successo, mantenendo il medesimo carattere e modi di vivere di sempre: “Sono la stessa persona di dieci anni fa. Mi sono solo cresciuti i baffi. Non è cambiato niente nel mio modo di essere, di vivere, di lavorare e di vedere la vita. Perché dovrei cambiare? Penso di non essere mai davvero cambiato”.

Ovviamente però, stagione dopo stagione, molti avversari hanno capito con chi avevano a che fare. Insomma, dal momento in cui hanno compreso di avere di fronte un atleta da non sottovalutare mai, non gli hanno reso la vita facile: “Come corridore è più difficile andare in fuga ora, molte squadre mi guardano differentemente. Ma lavoro davvero duro e so cosa voglio. Sono stato così fin da piccolo, a prescindere dai miei risultati o da cosa è successo nelle ultime due o tre stagioni. Mi piace chi sono e mi piace cosa faccio“. 

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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