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Tiro a segno, tutti i giovani italiani emergenti. Diversi nomi nuovi su cui costruire un futuro importante

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Mentre la stagione del tiro a segno agonistica sta facendo i conti con lo stop dettato dal coronavirus, ogni nazione all’interno del proprio bacino di atleti, guarda agli equilibri futuri. Il post Tokyo infatti nel 2021, momento in cui saranno finiti i Giochi Olimpici, segnerà come al solito l’inizio di un nuovo momento di rinnovamento.

Molti saranno gli shooters che saluteranno, in vista di Parigi 2024, mentre tanti altri si affacceranno sulla scena internazionale: come fra le superpotenze, così anche in casa Italia. Gli azzurrini fra l’altro, nell’unico evento disputato quest’anno (ovvero gli Europei a 10m di Wroclaw), hanno dimostrato di essere in forte crescita.

Andiamo a scoprire, fra pistola e carabina, quali potrebbero essere in rampa di lancio.

Pistola
Tutti dietro a Paolo Monna. E’ già fra i seniores da qualche tempo, ma il passaggio fra i “Big” non ha fermato l’avanzata del ventiduenne carabiniere che in Polonia si è addirittura tolto la soddisfazione di vincere l’argento nella gara individuale e conquistare contestualmente un pass olimpico.
Alle sue spalle il prospetto maschile più interessante sembra essere Federico Nilo Maldini, capace di mettersi due volte al collo il bronzo, sia a livello personale sia con la squadra (insieme a lui Simone Saravalli e Matteo Mastrovalerio, ndr), mentre al femminile è impossibile non citare Brunella Aria, protagonista anche nella gara mista (in coppia con Mastrovalerio) e nel contest per nazioni – in trio con Alessandra Fait e Chiara Giancamilli – dove è arrivato un ottimo argento.

Carabina
Marco Suppini fa il paio per età (classe 1998, ndr) e classe a Monna. Per la crescita del settore giovanile il bolognese, in questo momento, può essere ritenuto quindi un punto di riferimento.
Anche in questo caso dunque gli alfieri su cui puntare non mancano: da Danilo Sollazzo, che ha chiuso al quinto posto nel concorso individuale maschile agli Europei di aria compressa, a Sofia Ceccarello e Sofia Benetti, entrambe capaci di togliersi soddisfazioni a livello internazionale nel circuito di Coppa del Mondo o ai Mondiali di categoria delle annate precedenti, che stanno trainando il movimento femminile attualmente un po’ “in confusione” anche a livello senior, ma con una Martina Ziviani che comunque ha risposto presente in quel di Wroclaw; in attesa di provare a ritrovare una Petra Zublasing da un po’ di tempo non più sui suoi consueti standard.

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michele.cassano@oasport.it

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Foto: UITS

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