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Wimbledon 2020 cancellato, sospesa tutta la stagione di tennis sull’erba. Si riparte il 13 luglio?

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La notizia era nell’aria, ma l’AELTC (All England Lawn Tennis Club) l’ha annunciata soltanto pochi minuti fa e, in coppia, ATP e WTA l’hanno ampliata: il torneo di Wimbledon 2020 è stato cancellato, mentre tutta la stagione sull’erba è stata sospesa a causa della corrente pandemia di coronavirus.

Già nei giorni scorsi da Wimbledon era ripetutamente arrivato un chiaro messaggio, riassumibile così: “o giochiamo a porte aperte o cancelliamo tutto, perché giocare a porte chiuse per noi non esiste”. Non si può, del resto, riprogrammare lo Slam più iconico del tennis in un periodo diverso da quello estivo per le particolarità del trattamento che va riservato all’erba. Wimbledon, peraltro, è l’unico dei quattro tornei maggiori ad avere un’assicurazione anche contro lo scenario di una pandemia, cioè quello che si sta verificando oggi. Il torneo, dal 1877, si era fermato soltanto di fronte alle Guerre Mondiali.

Il lungo comunicato del sito ufficiale dei Championships comincia così: “E’ con grande rimpianto che il Board principale dell’AELTC e il Comitato del Management dei Championship hanno deciso oggi che Wimbledon 2020 sarà cancellato a causa delle problematiche di salute pubblica legate al coronavirus. L’edizione numero 134 dei Championships si terrà dal 28 giugno all’11 luglio 2021“.

Le parole di Ian Hewitt, presidente dell’AELTC: “Questa è una decisione che non abbiamo preso in modo semplice, e l’abbiamo fatto nel più alto interesse della salute pubblica e del benessere di tutti quelli che fanno sì che Wimbledon ci possa essere. E’ stato ampiamente soppesato il fatto che i Championships sono stati fermati soltanto dalle Guerre Mondiali, ma, data una considerazione completa e profonda di tutti gli scenari, crediamo che data la misura di questa crisi globale sia giusto cancellare i Championships, e concentrarsi invece su come possiamo usare le ampie risorse di Wimbledon per aiutare le nostre comunità locali e non solo. I nostri pensieri vanno a tutti coloro che sono affetti da questo momento senza precedenti“.

Per quanto riguarda il circuito ATP, invece, i tornei sospesi sono questi: ‘s-Hertogenbosch, Stoccarda, Queen’s, Halle, Mallorca, Eastbourne. In chiave WTA, invece, le sospensioni riguardano ‘s-Hertogenbosch, Nottingham, Birmingham, Berlino, Eastbourne e Bad Homburg.

Così il presidente ATP Andrea Gaudenzi: “Purtroppo la pandemia globale di COVID-19 non ci lascia altra scelta rispetto a quella di sospendere ulteriormente il Tour; una decisione presa in cooperazione con i nostri membri e gli altri corpi governativi del tennis. La salute e la sicurezza rimangono la priorità numero uno nel momento in cui navighiamo attraverso le sfide che abbiamo davanti in quest’epoca senza precedenti, e faremo tutto il possibile perché il Tour riprenda al più presto, quando sarà sicuro poterlo fare“.

Il numero 1 della WTA, Steve Simon, si esprime in questo modo: “La WTA e i suoi membri non hanno preso questa decisione a cuor leggero, ma rimaniamo vigili nella protezione di salute e sicurezza di giocatrici, staff e tifosi. Siamo dispiaciuti per l’ulteriore posticipo nella ripresa della stagione, ma la nostra priorità rimane quella di supportarci a vicenda in questa fase storica inedita e di lavorare insieme come sport per prepararci una volta che potremo tornare in campo“.

Non si giocherà, dunque, almeno fino al 13 luglio, giorno in cui inizierebbero (ma il condizionale è d’obbligo), i tornei ATP di Amburgo, Bastad e Newport (curiosamente, sarebbe l’unico su erba a sopravvivere), mentre la WTA riprenderebbe da Bucarest e Losanna.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse / Steven Paston/PA Wire

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