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Giovanni Malagò sullo stop dello sport per il Covid-19: “Finire il campionato di calcio non è facile, necessario il tampone per tutti”

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E’ un Giovanni Malagò a 360° quello che ha voluto definire il quadro della situazione nello stato di emergenza sanitaria in cui l’Italia e il mondo si trova. La diffusione del Coronavirus, come ormai è noto, sta avendo degli effetti molto importanti sia dal punto di vista della salute che dell’economia ed è tempo di fare delle scelte.

Il n.1 del Coni ha ammesso di sentire la mancanza degli eventi sportivi, ma è chiaro che ora come ora sono altre le priorità. La guida dello sport italiano, in questo senso, ha voluto sottolineare l’agire dei nostri campioni: “Orgoglioso del loro comportamento, hanno gestito in modo religioso, quasi ieratico, i loro comportamenti“, le sue parole (fonte: RaiSport).

Come detto dal Premier Giuseppe Conte, è previsto lo stop di tutte le pratiche sportive fino al 13 aprile, anche se la sensazione che si andrà ben oltre questo termine. Tiene banco la questione “calcistica”, visto che non si sa ancora se si cercherà di concludere i campionati in un periodo insolito (estate) oppure no: “Non c’è una verità. Capisco chi dice che sarebbe bello giocare al più presto per finire il campionato. Poi però leggo le ragioni di presidenti che preferirebbero pensare già alla prossima stagione e non me la sento di dargli torto. Il calcio a porte chiuse, con 40 gradi all’ombra con 2 o 3 partite alla settimana. Al momento non la vedo facile, ma capisco chi vuole provarci. Sto constatando, però, che uno dopo l’altro i campionati degli sport di squadra stanno chiudendo“. Malagò da questo punto di vista ha voluto però chiarire un aspetto importante: “Il tampone per tutti prima di ripartire. Un eventuale positivo bloccherebbe tutto di nuovo. E se potranno farlo i calciatori dovranno poterlo fare tutti, altrimenti chi arginerà le polemiche?“.

La massima carica dello sport italiano non ha nascosto le ricadute economiche importanti per questa crisi, sostenendo che: “Al di là degli aiuti economici, serve un percorso di detrazioni, sospensione o rinvio di versamenti fiscali e mutui che consenta alle società e alle associazioni di ripartite“. La chiosa sul rinvio delle Olimpiadi di Tokyo nel 2021 e la gestione del presidente del Cio Thomas Bach: “E’ stato un gigante! Ha gestito i giorni caldi con grande acume politico. E mi ha fatto piacere sentirlo vicinissimo a me e all’Italia, forse per quello che ci stava succedendo. Io sapevo già come sarebbe andata a finire, ma è stato chiave l’intervento dell’Oms“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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