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Tennis, Fabio Fognini: “La vedo grigia sulla ripresa. Sinner? Non ha fatto niente a livello di exploit. Ci sono i nomi per vincere la Davis”

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Fabio Fognini è bloccato a casa come la maggior parte degli italiani, non gioca una partita di tennis da un mese a causa dell’emergenza sanitaria e in un’intervista concessa a Sky Sport ha toccato diversi temi tra cui la possibilità di giocare gli Internazionali d’Italia non a Roma e in autunno: “Roma è Roma, tutto quello che sta accadendo è molto surreale. Da italiano mi mancherà: capisco la Federazione e gli appassionati che vogliono farla giocare da un’altra parte, io però da italiano e da giocatore mi auguro di no perché Roma è speciale. Non sono io che decido ovviamente ma giocare gli Internazionali a Torino, Napoli o Genova cambierebbe molto“.

Il tennis resterà fermo almeno fino all’11 luglio (è stato cancellato anche Wimbledon): “Il tennis mi manca, è più di un mese che non gioco ma sulla ripresa la vedo molto grigia. Si deve ricominciare solo quando finirà la pandemia, prima farò molta fatica a pensare di giocare a porte chiuse: non parteciperò se si riprenderà e non sarà sicuro“.

Il ligure si è poi soffermato su Jannik Sinner, il 18enne altoatesino attuale numero 73 del ranking ATP: “A livello di exploit Sinner ancora non ha fatto niente, è un ragazzo che a livello internazionale ha un futuro brillantissimo davanti a sé ma in Italia siamo molto bravi a metterli in primo piano quando ancora non hanno fatto risultati, mi auguro che venga lasciato in pace“. C’è stato spazio anche per parlare di Matteo Berrettini: “Matteo Berrettini invece è esploso in un finale di stagione incredibile, io ho sempre detto che più siamo e meglio è. Se mi ha provocato fastidio il suo exploit? Un fastidio a livello agonistico che è giusto che ci sia e che mi sprona, penso sia un fastidio giusto che mi fa ancora giocare e mi tiene vivo. Io sono il più vecchietto di chi tira il carro, questi due ragazzi sono ancora molto giovani e hanno davanti a loro una carriera molto rosea. Lasciamoli lavorare in pace, Berrettini è un gradino sopra perché ha vinto tornei, ha fatto una semifinale Slam ed è andato anche alle ATP Finals“.

Il marito di Flavia Pennetta sogna ovviamente la Coppa Davis: “Io ci provo, ogni volta che la gioco mi sbatto in 14 pezzi anche se con il formato nuovo ha perso il valore e la vera fatica che invece aveva prima tre set su cinque, mi piaceva di più così. La vivo in una maniera molto forte, bisogna essere molto affiatati e avere una squadra pronta al sacrificio. Vincerla? In questo momento come nomi e giocatori ci siamo, mancano altri tasselli da aggiungere“. E poi una profezia: “Il migliore al mondo nel 2025? Scrivetelo: Dominic Thiem potrebbe diventare il numero uno entro cinque anni“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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