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Tennis, Jannik Sinner: dalla donazione all’ospedale di Bergamo al sogno di un autunno da protagonista

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C’è voluto il coronavirus per frenare, seppur temporaneamente, la crescita esponenziale di Jannik Sinner. Il diciottenne nativo di San Candido, considerato uno dei talenti più cristallini del tennis mondiale e la più grande speranza italiana in prospettiva futura, è fermo come tutti gli atleti a causa della pandemia di Covid-19 e non sa quando potrà riprendere ad allenarsi e a giocare. Nel frattempo, se da un lato studia e divora match in televisione, sognando di vivere un autunno da protagonista, dall’altro ha ben chiare le esigenze reali del nostro Paese e prova a dare il proprio piccolo ma significativo contributo.

Lo scorso 5 aprile Sinner ha annunciato tramite i propri profili social di aver contribuito alla raccolta organizzata dal Cesvi in favore dell’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo con una donazione di 12.500 euro. L’altoatesino ha voluto dunque esprimere in modo concreto la propria vicinanza a una delle città più colpite dal virus, città che ha per lui un significato speciale, dal momento che proprio nel capoluogo orobico ha vinto il suo primo titolo da professionista. È trascorso poco più di un anno da quel 24 febbraio 2019: Sinner si impose nettamente su Roberto Marcora e si prese il meritato applauso dei numerosi appassionati che gremivano gli spalti del PalaAgnelli di Bergamo.

Ecco il messaggio con il quale Sinner ha comunicato il proprio gesto: “L’unità dell’Italia durante questa crisi è stata incredibile. Tra le molte migliaia di italiani che hanno aiutato in questa crisi, vorrei applaudire i 250 volontari che si sono riuniti di recente a Bergamo per costruire un ospedale da campo in soli 8 giorni. Questa unione è ciò che ci aiuterà ad attraversare questo periodo. Vorrei fare la mia parte, per quanto mi è possibile, per contribuire con un aiuto e così insieme a Star Wing Sports e Riccardo Piatti abbiamo deciso di donare 12.500 € alla Cesvi Onlus per aiutare con le emergenze mediche proprio nella città di Bergamo. […] Se potete vi chiedo di contribuire tutti per far uscire il nostro grande paese da questa situazione il più in fretta possibile. Sono orgoglioso di essere italiano e sono orgoglioso della nostra unità. Ne usciremo più forti. State al sicuro”.

Dopo un 2019 portentoso, chiuso con il trionfo alle Next Gen ATP Finals di Milano, il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno in cui cominciare a giocare stabilmente nel circuito maggiore e accumulare esperienza contro avversari di alto livello. E così è stato per i primi due mesi, nei quali Sinner è riuscito a togliersi qualche soddisfazione certamente non di poco conto: prima partecipazione senza passare dalle qualificazioni e prima vittoria in un torneo del Grande Slam (Australian Open, contro Max Purcell), a cui è seguita la prima affermazione in un match contro un tennista della top 10 (David Goffin a Rotterdam), che gli è valso il record di più giovane italiano della storia ad accedere ai quarti di finale di un torneo di categoria ATP 500. Primi lampi di un campioncino in erba, che non vede l’ora di impugnare nuovamente la racchetta e regalare altre gioie a tutti i suoi tifosi. Magari già da quest’autunno, Covid-19 permettendo.

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