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Ciclismo, stop agli allenamenti per i professionisti in Italia. Divieto fino al 3 maggio?

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I ciclisti professionisti residenti in Italia non potranno allenarsi in strada nelle prossime settimane. Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha incontrato Renato Di Rocco, Presidente della Federciclismo, e ha risposto alla richiesta dei pro’ di correre in bicicletta su strada nell’Italia che sta fronteggiando l’emergenza coronavirus. Semaforo rosso per tutti i big che abitano nel nostro Paese, non si potrà circolare all’aria aperta a tempo indeterminato: le attuali restrizioni sono in vigore fino a lunedì 13 aprile ma è ormai sicuro che i divieti verranno prorogati nella loro quasi totalità fino a domenica 3 maggio, ovvero per altre tre settimane.

Si apprende questo dal sito della Federcicismo: “Alla richiesta di autorizzare l’allenamento per gli atleti professionisti, donne e fuoristrada di alto livello, il ministro ha invitato ad avere pazienza invitando tutti i tesserati a rimanere a casa ancora per il mese di aprile”. L’attività agonistica non riprenderà prima della seconda parte del mese di giugno anche se è molto probabile che si vada per un ulteriore slittamento, anche il Tour de France potrebbe fare i conti con Covid-19 e slittare a fine luglio. Allenamenti sui rulli per i ciclisti professionisti residenti in Italia, ci sarà la possibilità di partecipare anche al Giro d’Italia virtuale in programma a Pasqua e poi con sette tappe nelle settimane successive. E per gli amatori? Se non possono allenarsi i pro’ appare scontato che anche i semplici amanti del pedale non potranno uscire per degli allenamenti fino a dopo il ponte del 1° maggio.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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