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Tokyo 2020, Thomas Bach: “Capisco l’incertezza vissuta dagli atleti, situazione simile a Mosca 1980”

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Ha parlato all’ANSA il numero uno del CIO, Thomas Bach, che ha fatto il punto della situazione vissuta dagli atleti, legata all’estrema incertezza che aleggia attorno alle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa del Coronavirus, paragonando la situazione attuale a quella vissuta per l’edizione di Mosca 1980.

Così Thomas Bach: “È una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali. Ho vissuto una situazione simile prima dei Giochi di Mosca nel 1980, quando c’era anche molta incertezza. I Giochi si sarebbero svolti a Mosca? Saremmo potuti andare? In quali circostanze? Per un atleta, la cosa peggiore per la preparazione è l’incertezza che distrae dall’allenamento e dai preparativi. Mercoledì ho detto ai 220 atleti collegati in call conference che non possiamo far finta di avere risposte a tutte le tue domande. Siamo nella stessa situazione tua e del resto del mondo“.

Prosegue il presidente del CIO: “Noi abbiamo consigliato agli atleti di mettersi in contatto con i loro comitati olimpici nazionali e le autorità nazionali per avere informazioni di prima mano su ciò che è possibile per il loro allenamento, nel rispetto delle restrizioni. In alcuni Paesi ci sono opportunità. Abbiamo anche visto che gli atleti sono molto creativi per colmare questa lacuna con l’allenamento a casa e altri metodi di allenamento“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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