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Sci di fondo, Coppa del Mondo Oslo 2020: Therese Johaug cerca il record assoluto

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Nel fine settimana la Coppa del Mondo di sci di fondo farà pellegrinaggio nel suo principale luogo di culto. A Holmenkollen, la collina che sovrasta il fiordo di Oslo, andrà in scena uno degli eventi più sentiti dell’intera stagione. Tutti i riflettori saranno puntati su Therese Johaug, dominatrice incontrastata della stagione. La trentunenne norvegese andrà infatti alla caccia del pokerissimo nell’iconica 30 km, che le permetterebbe di eguagliare il record assoluto di vittorie in una singola stagione di qualsiasi disciplina olimpica invernale, appaiando a quota 21 l’asso del freestyle Conny Kissling, la quale raggiunse tale quota nel 1991-’92.

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L’Holmenkollen Skifestival è l’appuntamento agonistico più antico della storia legato alle discipline nordiche. Vide la luce già nel 1892 con una prova di quella che oggi conosciamo come combinata nordica (salto con gli sci e fondo). A differenza del settore maschile, le cui prime competizioni di sci di fondo si disputarono nel 1900, le donne hanno dovuto attendere il 1954 per avere gare a loro riservate. Nel frattempo la manifestazione è diventata nazional-popolare. Anche ai giorni nostri migliaia di norvegesi trascorrono il weekend accampandosi e bivaccando a bordo pista, prima, durante e dopo le gare.

In ambito femminile le piste di Oslo, inserite nel calendario del circuito maggiore sin dalla sua stagione inaugurale (1981-’82), hanno anche ospitato un’edizione dei Giochi olimpici invernali (1952) e tre dei Mondiali (1966, 1982, 2011).
Il programma “rosa” del weekend prevede una sola gara, la 30 km, che in questo 2020 si disputerà a tecnica classica e con partenza in linea. La competizione non può vantare lo stesso pedigree della 50 km maschile, se non altro perché ha visto la luce nel 1988. D’altronde le donne hanno cominciato a confrontarsi su distanze superiori ai 20 km solo a partire dalla metà degli anni ’80. Cionondimeno il prestigio della “Tremila” di Holmenkollen è molto elevato.

Se guardiamo alla storia di questa prova probabilmente i nomignoli “regina” o “imperatrice” sarebbero restrittivi per Marit Bjørgen, la quale per quanto fatto in questo contesto si meriterebbe l’appellativo di “divinità”. L’ormai quarantenne norvegese ha infatti trionfato nella 30 km di Oslo per ben 7 volte (2005, 2010, 2012, 2014, 2015, 2017, 2018), imponendosi nel corso del tempo in entrambe le tecniche e sia contro il cronometro che nella mass start.
L’unica atleta in attività ad aver vinto in questa competizione è Therese Johaug, il cui palmares è in ogni caso notevole. La scandinava ha raccolto 4 successi, datati 2011 (gara peraltro valevole per i Mondiali), 2013, 2016 e 2019.
I più attenti avranno già notato un particolare interessante. Alla luce di quanto appena esposto si può evincere come le ultime dieci 30 km di Holmenkollen siano state appannaggio o di Bjørgen o di Johaug! Per trovare una vincitrice diversa (e non norvegese) si deve addirittura tornare al 2008, quando si impose l’ucraina Valentina Shevchenko.

L’Italia può vantare due affermazioni. Entrambe portano la firma di Stefania Belmondo, impostasi nel 1997 e nel 2002. Peraltro il successo di diciotto anni fa è stato l’ultimo della carriera della fuoriclasse piemontese, terminata proprio al termine di quell’inverno. Tra le due vittorie la cuneese ha ottenuto anche una piazza d’onore (1999).
Belmondo a parte, vi sono altre due italiane in grado di far breccia nella top-three. Si tratta di Gabriella Paruzzi (terza nella gara vinta da Belmondo nel 2002) e di Sabina Valbusa (seconda nel 2004). Interessante notare come tutti i podi azzurri siano arrivati a skating, mentre nel fine settimana si gareggerà in alternato. Fra le italiane in attività, invece, non si registra alcun risultato di peso.

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Foto: Shutterstock

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