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Sci di fondo, Coppa del Mondo Oslo 2020: chi vincerà la mitica 50km di Holmenkollen?

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Nel weekend la Coppa del Mondo di sci di fondo farà tappa nel suo tempio per antonomasia. A Holmenkollen, la collina che sovrasta Oslo, andrà in scena uno degli appuntamenti più iconografici dell’intera stagione. L’Holmenkollen Skifestival è la manifestazione agonistica più antica della storia legata alle discipline nordiche. La prima gara andò in scena già nel 1892, ma all’epoca era prevista esclusivamente una prova di quella che oggi conosciamo come combinata nordica (salto con gli sci e fondo). Le prime competizioni esclusivamente di sci di fondo si tennero nel 1900 e da allora sono diventate una tradizione popolare. Ancora oggi per molti norvegesi è abitudine trascorrere il weekend accampandosi a bordo pista, bivaccando all’aperto prima, durante e dopo le gare.

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Nel corso degli anni le nevi di Holmenkollen, inserite nel calendario del massimo circuito sin dalla sua stagione inaugurale (1981-’82), hanno anche ospitato un’edizione dei Giochi olimpici invernali (1952) e quattro dei Mondiali (1930, 1966, 1982, 2011).

Il programma maschile del weekend prevede un’unica gara, l’iconografica 50 km, che in questo 2020 si disputerà a tecnica classica e con partenza in linea.
In passato questa competizione era leggendaria soprattutto perché, oltre a tenersi contro il cronometro, si svolgeva su un lunghissimo anello di 25 km (da percorrere due volte) che si snodava lungo l’intera collina, attraversando angoli pittoreschi e luoghi “fiabeschi”. I tempi sono cambiati, poiché la gara si tiene su un giro più corto e, anziché svolgersi contro il cronometro, è stata trasformata in una mass start. Tuttavia il suo prestigio rimane immutato e, nel curriculum di un atleta, la vittoria in questa prova può essere equiparata alla conquista di un oro olimpico o mondiale.

Guardando all’intera storia della 50 km di Oslo, resiste ancora oggi il mito del norvegese Thorleif Haug, l’unico uomo capace di vincerla per ben 6 volte, di cui quattro consecutive (1918, 1919, 1920, 1921, 1923, 1924).
Se ragioniamo secondo i canoni moderni, quindi riferendoci esclusivamente alle competizioni di primo livello (Olimpiadi, Mondiali e Coppa del Mondo), allora si nota come sia un’impresa anche solo ripetere un proprio successo. Infatti sette atleti sono stati in grado di primeggiare in due occasioni, mentre nessuno si è ancora spinto a tre.
In rigoroso ordine cronologico, i sette riusciti a bissare l’affermazione nella 50 km di Holmenkollen sono stati: lo svedese Markus Wassberg (1982, 1987), il norvegese Vegard Ulvang (1989, 1991), il russo Alexei Prokourorov (1993, 1998), l’estone Andrus Veerpalu (2003, 2005), lo svedese Anders Södergren (2006, 2008), il norvegese Petter Northug (2010, 2011) e il norvegese Martin Johnsrud Sundby (2016, 2017).
Interessante notare come nessuno di loro sia però riuscito a imporsi in entrambe le tecniche. Ambedue i successi di Wassberg, Ulvang, Prokourorov, Veerpalu e Sundby sono arrivati in alternato, mentre Södergren e Northug hanno primeggiato esclusivamente a skating.

Comprendendo il già citato Sundby, sono cinque i fondisti in attività a poter vantare una vittoria in una 50 km di Oslo, ovverosia lo svedese Daniel Rickardsson (2014), il norvegese Sjur Røthe (2015), lo svizzero Dario Cologna (2018) e il russo Alexander Bolshunov (2019). Il primo e l’ultimo hanno primeggiato in tecnica classica, con cui si gareggerà nel weekend, mentre gli altri due lo hanno fatto in passo pattinato.

Capitolo Italia. Nella storia della manifestazione solo un azzurro è stato capace di conquistare un successo. Si tratta di Pietro Piller Cottrer, trionfatore dell’edizione 1997. Il quarantacinquenne di Sappada vanta inoltre altri due piazzamenti sul podio, essendosi classificato terzo nel 2002 e secondo nel 2010.
Piller Cottrer a parte, vi sono altri quattro italiano in grado di issarsi nella top-three. I primi furono Silvano Barco e Maurilio De Zolt, rispettivamente secondo e terzo nel 1988, mentre nel ventunesimo secolo ci sono riusciti Fulvio Valbusa (secondo nel 2004) e Giorgio Di Centa (secondo nel 2006).
Fra gli azzurri in attività il miglior risultato è il posto ottenuto da Francesco De Fabiani nel 2016.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Colombo Pier

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