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Rugby, Sei Nazioni 2020: Galles-Italia, esordio durissimo per gli azzurri

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Il Guinness Sei Nazioni 2020 dell’Italia inizia a Cardiff, al Principality Stadium, questo pomeriggio contro il Galles. Con fischio d’inizio alle 15.15, e diretta tv su Dmax, sarà la prima partita degli azzurri con Franco Smith alla guida della squadra. Dopo l’era O’Shea è il momento del tecnico sudafricano che in questo torneo dovrà guadagnarsi la conferma come head coach, dopo essere stato nominato ct ad interim per il Sei Nazioni.

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Una sfida sulla carta impossibile per l’Italia, con il Galles che è il campione in carica e vincitore del Grande Slam un anno fa, mentre gli azzurri rincorrono un successo nel torneo dal 2015. Insomma, un Davide contro Golia, ma rispetto a un anno fa entrambe le formazioni hanno cambiato tecnico, rinnovandosi anche in maniera interessante nella rosa. E le scelte fatte da Wayne Pivac e Franco Smith fanno immaginare una sfida molto fisica tra gli avanti, mentre l’Italia punta su velocità e fantasia nella trequarti, con un probabile gioco al piede tattico per tenere il Galles lontano dall’area di meta.

Fin da subito si è sottolineata la scelta di Carlo Canna a primo centro da parte di Franco Smith. Scelta a sorpresa, con Canna normalmente schierato apertura – e in alternativa estremo – alla prima in nazionale in questo ruolo. Le perplessità riguardano la tenuta difensiva del giocatore delle Zebre, soprattutto con due centri fisici come Hadleigh Parkes e George North dall’altra parte. La scelta, però, oltre a puntare su un doppio playmaker, stile molto di moda ultimamente nel rugby italiano, sembra evidenziare la volontà di Smith di usare spesso il piede per muovere l’ovale, con l’estremo Matteo Minozzi più portato a ripartenza palla in mano che a calciare. Tradotto, l’Italia punterà a tenere il Galles il più lontano possibile dall’area di meta azzurra, obbligando i padroni di casa o a un lungo gioco tattico al piede o a ripartenze da lontano.

La terza linea formata da Braam Steyn, Jake Polledri e Seb Negri, invece, dovrebbe garantire un buon lavoro degli azzurri sui punti d’incontro in fase difensiva, rallentando il gioco gallese, mentre dall’altra parte si tratta di tre ball carrier di alto livello, che possono rompere i placcaggi e mettere gli azzurri sul piede avanzante in attacco. Dall’altra parte, invece, Wayne Pivac non ha sottovalutato l’impegno con l’Italia e il XV scelto è di assoluto livello, con una formazione di grande esperienza e qualità tecniche individuali elevate. Spicca, però, l’ala Johnny McNicholl, all’esordio, che potrebbe essere il jolly del Galles per scardinare la difesa italiana.

FORMAZIONI GALLES – ITALIA

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Johnny McNicholl, 13 George North, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Aaron Wainwright, 5 Alun Wyn Jones, 4 Jake Ball, 3 Dillon Lewis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones
In panchina: 16 Ryan Elias, 17 Rob Evans, 18 Leon Brown, 19 Cory Hill, 20 Ross Moriarty, 21 Rhys Webb, 22 Jarrod Evans, 23 Nick Tompkins

Italia: 15 Matteo Minozzi, 14 Leonardo Sarto, 13 Luca Morisi, 12 Carlo Canna, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Callum Braley, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Niccolò Cannone, 4 Alessandro Zanni, 3 Giosué Zilocchi, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
In panchina: 16 Federico Zani, 17 Danilo Fischetti, 18 Marco Riccioni, 19 Dean Budd, 20 Marco Lazzaroni, 21 Giovanni Licata, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Jayden Hayward

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Foto: Ettore Griffoni – LPS

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