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Fed Cup 2020: Italia, la strada per i playoff passa dalla Croazia della capitana Iva Majoli

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Sarà Italia-Croazia uno dei due match di Tallinn che varranno un posto negli spareggi per risalire nel Gruppo Mondiale di Fed Cup dal Gruppo I della Zona Euro-Africana. L’altro è tra Estonia e Ucraina, mentre a Esch-sur-Alzette, in Lussemburgo, ci sono gli incontri tra Serbia e Slovenia e tra Polonia e Svezia.

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Ciò che interessa principalmente il nostro Paese, però, si lega alle vicende di Jasmine Paolini, Camila Giorgi, Giulia Gatto-Monticone, Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto e della loro capitana non giocatrice, Tathiana Garbin. Per il movimento italiano femminile, protagonista di tempi davvero poco felici nelle ultime annate solo occasionalmente intervallate da giornate di successo, sarebbe un segnale importante la possibilità di tornare almeno a lottare per un posto tra le migliori nazioni del mondo, proprio mentre finalmente qualcosa di buono si sta muovendo tra le giovani.

In questo cammino a Tallinn, le azzurre hanno incontrato ben pochi problemi, soprattutto in ragione della competitività non eccelsa delle formazioni avversarie. In particolare, l’unica vera top player affrontata da una delle italiane è stata l’estone Anett Kontaveit, che ha sottratto l’unico punto alle azzurre (nello specifico a Camila Giorgi) nel weekend.

Quella con la Croazia potrebbe essere già una sfida un po’ più importante dal punto di vista tecnico, oltre che naturalmente per valore della posta in palio. Capitana delle croate è Iva Majoli, numero 4 del mondo nel febbraio 1996 e vincitrice del Roland Garros nel 1997. Non ci sono, però, le prime due del Paese, Petra Martic e Donna Vekic, che avrebbero reso la vita davvero molto difficile alle azzurre. Miglior giocatrice tra quelle presenti è perciò Jana Fett, un passato da numero 97 del mondo e finalista degli Australian Open juniores nel 2014, ma attualmente numero 237 e in gran difficoltà nel tornare ai risultati di tre anni fa. Lea Boskovic è invece numero 300 e ha quattro titoli ITF all’attivo, mentre Tara Wurth è una classe 2002 alla sua prima chiamata. C’è poi il caso di Darija Jurak, valida doppista con 6 titoli all’attivo.

L’Italia parte favorita in questo caso, e l’unico potenziale problema sembra venire da Fett, che però ha uno 0-1 nei confronti diretti con Trevisan, Gatto-Monticone e Giorgi: un viatico senza dubbio positivo nel cammino verso l’alto delle azzurre, che certamente, per quanto in un momento ancora di ricostruzione, non meritano i gruppi zonali.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock.com

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