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Basket: Brindisi vola in finale di Coppa Italia 2020, Fortitudo Bologna travolta con la difesa

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Arriva in una notte pesarese dolcissima la seconda finale consecutiva in Coppa Italia per l’Happy Casa Brindisi. Cambia l’avversaria e, a suo modo, anche la sostanza: la formazione di coach Frank Vitucci piega con grande facilità una Pompea Fortitudo Bologna incapace di penetrare all’interno della difesa pugliese: 78-53 il punteggio finale. Per la squadra pugliese 18 punti di John Brown, 11 di Adrian Banks e 10 di Darius Thompson, mentre tra gli uomini di coach Antimo Martino in doppia cifra vanno solo Henry Sims e Daniele Cinciarini, entrambi a quota 10. Sarà dunque Venezia-Brindisi la finale alla Vitifrigo Arena, mentre la parte biancoblu di Bologna abbandona i sogni di ultimo atto dopo aver quantomeno evitato il record negativo di punti di scarso, ma eguagliando il minor numero di punti fatti in una partita in epoca Final Eight.

Partenza violentissima dell’Happy Casa, che nel giro di 1’53” vola sul 7-0 e costringe al time out coach Martino. La Fortitudo abbozza una reazione, arriva fino al -3 (11-8) con Fantinelli, Aradori e Robertson, ma John Brown decide di piazzare una schiacciata fantasmagorica per rilanciare ancora Brindisi. Il grande dominatore del primo quarto è lui, l’uomo che ha il doppio zero addosso, che la difesa fortitudina non sa come fermare; Thompson e Banks ricamano sulla situazione, e dopo 10 minuti il punteggio è di 23-12 per i pugliesi.

La musica nel secondo periodo non solo non cambia, ma diventa ancora più forte nel venire dagli uomini di coach Vitucci. Banks e Zanelli, nel giro di tre minuti, effettuano il doppiaggio (32-16), con la Pompea apparentemente incapace di organizzare una qualsiasi contromossa. In campo c’è una sola squadra, e sul 39-24, tanto per continuare, Gaspardo, Banks (con tiro libero causato dal fallo tecnico fischiato per proteste contro un nervoso Aradori) e Brown rincarano ancora la dose: dopo 20 minuti sul cubo della Vitifrigo Arena c’è scritto 45-24 in favore dell’Happy Casa.

Al rientro in campo Brindisi ribadisce di essere padrona del parquet, e allarga il proprio vantaggio verso dimensioni ancora più importanti: a metà terzo quarto tre punti da canestro e fallo (antisportivo) di Thompson spingono i pugliesi fino al 60-27, che dice tutto su quanto questo incontro sia a senso unico. In qualche modo la Pompea si rianima un po’ con tripla di Cinciarini, due liberi e un’iniziativa solitaria di Stipcevic e un bel gioco da tre punti di Daniel. A dieci minuti dal termine, ad ogni modo, l’Happy Casa ha un vantaggio di tutta sicurezza: 64-37.

L’ultimo periodo, più che a qualcosa di assimilabile a una partita, diventa una sorta di passerella finale per la formazione di coach Vitucci, con la conseguente ricerca di alcuni numeri per il pubblico. Del resto, il divario resta intorno alle trenta lunghezze, mentre quel che si nota di più è il movimento in tribuna, con i canti sia degli arrivati da Brindisi che di quelli da Bologna. Vitucci svuota la panchina, facendo entrare prima Ikangi, poi Cattapan e infine Guido. La Fortitudo riduce di qualche punto lo svantaggio, ma il risultato finale dice 78-53: per l’Happy Casa è seconda finale consecutiva.

HAPPY CASA BRINDISI-POMPEA FORTITUDO BOLOGNA 78-53 (22-13, 45-24, 64-37)

BRINDISI – Brown 18, Banks 11, Sutton 6, Martin 8, Zanelli 7, Guido, Gaspardo 9, Campogrande 3, Thompson 10, Cattapan, Stone 6, Ikangi. All. Vitucci

BOLOGNA – Robertson 4, Aradori 4, Cinciarini 10, Mancinelli 4, Dellosto, Leunen 4, Sims 10, Fantinelli 6, Daniel 7, Stipcevic 4. All. Martino

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Credit: Ciamillo

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