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Sci di fondo

Tour de Ski 2020: Cermis, ultima fatica. Klaebo e Johaug protagonisti di una furiosa lotta

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1 e 3. Non sono numeri da giocarsi al lotto, e nemmeno  gol realizzati da squadre di calcio. Sono, invece, i secondi di vantaggio dei due leader del Tour de Ski alla vigilia della scalata del Cermis, i 10 km più temuti in assoluto della stagione. Johannes Klaebo, dopo la regale sprint di ieri, è riuscito a prendersi il secondo di margine su Alexander Bolshunov, mentre Therese Johaug ne ha tre su Astrid Uhrenholdt Jacobsen.

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Una sfida Norvegia-Russia, però, che non si limita soltanto alle prime due posizioni, perché la lotta per la vittoria finale è estesa anche ai posti sul podio nel caso maschile e ben oltre nel caso femminile. In particolare, oltre a Klaebo e Bolshunov, anche Sergey Ustiugov è pienamente della partita, avendo soltanto 15 secondi di ritardo dal norvegese nella graduatoria generale. Inoltre, per le caratteristiche della gara è lui quello che più di tutti potrebbe portare a termine vittoriosamente questi nove giorni. Non c’è alcuna speranza di recupero per tutti gli altri, che hanno distacchi enormi (il norvegese Paal Golberg e il finlandese Iivo Niskanen, per intenderci, sono a 1’53” e a 1’59”, con tutti gli altri sopra i 2 minuti). Nel format della mass start, istituito quest’anno al posto dell’inseguimento, per il singolo successo potrebbero essere i norvegesi i più pronti, da Sjur Roethe in giù, ma mai come questa volta si assisterà a una situazione in cui si vedono quasi due gare parallele.

Discorso identico e allargato vale per le donne, anche se con le dovute differenze. Da una parte i distacchi delle prime cinque sono contenuti entro 47 secondi, e tra le quattro norvegesi (Johaug, Jacobsen, Invgild Flugstad Oestberg e Heidi Weng) a infilarsi è solo la russa Natalia Nepryaeva, terza a 14″, dall’altra i favori del pronostico sono tutti a favore della leader. Del resto, Johaug ha dimostrato ampiamente la propria superiorità sul Cermis, dove è arrivata in cima con il miglior tempo per sei volte consecutive tra il 2011 e il 2016, rifilando quasi sempre distacchi superiori al minuto a tutte le altre. Se duello sarà, quello vero potrebbe essere tra Johaug e Oestberg, quarta a 23 secondi, e già colpita dalla sfortuna un paio di giorni fa quando un bastoncino le si è rotto proprio nel finale della mass start a tecnica classica poi vinta da Jacobsen. Non va dimenticato che Oestberg il Cermis l’ha fatto suo lo scorso anno, e in maniera imperiosa, tant’è vero che nella classifica finale del Tour de Ski Nepryaeva era a quasi tre minuti.

Capitolo italiani e italiane: ne sono rimasti tre in un caso e due nell’altro. Federico Pellegrino ha deciso di salutare la compagnia, come era già noto, dopo la sprint di ieri, e la stessa decisione è stata presa da Stefan Zelger, lasciando così in gara Giandomenico Salvadori (che può fare cose buone), Mikael Abram e Maicol Rastelli. Tra le donne, dopo il quinto posto di ieri, anche Lucia Scardoni ha chiuso il proprio Tour de Ski, lasciando l’incombenza del Cermis alle sole Elisa Brocard e Anna Comarella, con quest’ultima che può mettersi positivamente in luce.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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