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Biathlon, la Norvegia non si ferma e vince la terza staffetta femminile in stagione a Oberhof. Italia nona

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La Norvegia non si ferma più e vince la Staffetta femminile a Oberhof, siglando il terzo successo su tre nel format di stagione della Coppa del mondo di biathlon. La formazione composta da Synnøve Solemdal, Ingrid Tandrevold, Marte Røiseland e Tiril Eckhoff ha avuto la meglio dopo una serrata battaglia sulla Svezia e sulla Francia, dimostrandosi ancora una volta l’assoluta padrona delle staffette. In particolare si è potuto apprezzare un’ultima frazione davvero entusiasmante dove Eckhoff, Justine Braisaz e Hanna Öberg si sono trovate insieme e sono rimaste fianco a fianco fino all’ultimo poligono, dove la svedese ha rischiato l’impossibile, una strategia che non ha pagato visto che sono arrivati due errori e la norvegese è potuta scappare via. Alla fine il distacco per la Svezia è di 21″ mentre la Francia ne paga 33.

Una buona Italia, dove paradossalmente la peggiore di giornata è stata senza dubbio Dorothea Wierer, che ha chiuso nona a 2’41. Dopo il consueto buon lancio di Lisa Vittozzi la ventinovenne altoatesina è infatti andata in grande confusione nel poligono in piedi, girando addirittura due volte e, di fatto, indirizzando in negativo la prova. Federica Sanfilippo è stata eccellente a terra dove ha trovato lo shootout, poi però le incertezze sono riemerse in piedi dove è arrivato un altro giro di penalità. Più che discreta invece la frazione della giovane Michela Carrara, sia nel fondo che al tiro, che si è ben difesa svolgendo al meglio il compito che le era stato assegnato.

Alle spalle del podio troviamo la Germania a 1’13, davanti ad una delusa Svizzera che aveva accarezzato anche il sogno del successo fino al sesto poligono dove una tiratrice esperta come Aita Gasparin è andata in grande difficoltà.

LA CRONACA

Gruppo abbastanza compatto nel primo giro, il tracciato è molto tosto e le atlete hanno strategicamente deciso di non alzare il ritmo per gestire al meglio le energie. Vittozzi si tiene coperta nella pancia del gruppo, utilizza una ricarica ma grazie alla velocità di esecuzione resta con le primissime. Solamente la Russia resta attardata grazie a Reztsova che però lentamente usa al meglio le ricariche. Francia e Norvegia provano a dettare il ritmo con una pimpante Julia Simon in grande forma, Vittozzi non perde terreno e si mantiene sulle code della coppia di testa. In otto si presentano assieme per sparare in piedi, Lisa esce in testa nonostante una ricarica in un poligono oltremodo complicato per tutte dove girano Ucraina e Germania. Limitano i danni Elisa Gasparin e Julia Simon, che restano a una manciata di secondi dall’azzurra, Norvegia a 26″ con Solemdal costretta a salvarsi con tutte le ricariche. La transalpina salta Vittozzi nel giro conclusivo e le passano il testimone in testa con 7″ sulla Svizzera, 28 sulla Svezia e 39″ sulla Norvegia.

Wierer mette subito le cose in chiaro e prende il comando su Bescond, Tandrevold parte con lo stesso passo dell’azzurra e non guadagna in quello che diventa un giro poco selettivo in termini di distacco. L’altoatesina ne manca uno ma riparte in testa con Selina Gasparin, mentre la Francia paga 31″ dopo 3 ricariche dei Bescond e si accoda alla Svezia. Tandrevold precisa ma lenta e mantiene i 40″ di ritardo. Wierer e Gasparin guadagnano qualche secondo su tutte tranne la scatenata Makarainen, che si trascina dietro una Tandrevold fortunata nell’occasione. Magico zero della svizzera, mentre il poligono di Dorothea è disastroso e deve girare due volte con 5 errori, situazione molto anomala per lei. Ottimo poligono per Bescond che si riscatta ed esce seconda con 24″. Tandrevold e Wierer insieme con un minuto di ritardo. Gasparin vola nell’ultima tornata e regala il testimone alla terza sorella con 27″ sulla Finlandia di una strepitosa Makarainen, 41 sulla Francia, 44 sulla Svezia e 57 sulla Norvegia.

Sanfilippo cambia con 1’03 e per le azzurre serve dunque una super prestazione da parte sua per restare a galla prima della frazione di Carrara. Il vantaggio della Svizzera cala inevitabilmente rispetto a tutte le big, e anche l’altoatesina inizia col piglio giusto disputando un’ottima prima tornata. 5/6 per Aita Gasparin in assoluto controllo, Svezia e Francia perdono qualcosa mentre strepitoso zero sia di Roeiseland che di Sanfilippo che riparte a 46″ non lontana da Aymonier. Il trio Roeiseland-Aymonier-Brorsson fa ancora paura per la squadra di testa uscendo a 40″ e guadagnandone poi una quindicina nella tornata prima del poligono in piedi, mentre Sanfilippo resta più controllata per gestire le energie. Aita si complica la vita in maniera incredibile, strepitosa serie di Aymonier e Brorsson che saltano anche Roeiseland e volano via in testa. Sanfilippo conferma l’incostanza al tiro ed è costretta a girare, mentre si salva la Germania all’ottavo colpo con Hammerschmidt. 13 secondi alla fine per Norvegia, poi una sorprendente Austria a 20 e la Svizzera incredibilmente quinta a 43″. Aymonier innesca il turbo nell’ultimo giro ma poi esplode fisicamente, lasciando Roeiseland e Brorsson rientrare, con la Norvegia che cambia addirittura in testa. Germania sesta insieme alla Svizzera a un minuto, davanti a Ucraina e Italia (+1’12).

Comincia dunque un’ultima frazione da brividi con Eckhoff, Braisaz e Oberg insieme, mentre Herrmann e Haecki provano a dare l’assalto disperato da dietro rosicchiando qualcosa. Carrara parte discretamente tenendo le code di Pidhrushna. Sbagliano tutte le prime in maniera molto simile e restano insieme, prolungando lo spettacolo. Herrmann letargica perde ogni treno di possibile podio, lasciando scappare la Svizzera. Formidabile primo poligono di Carrara che trova un rapido zero ed esce insieme alla Germania. Nessuna davanti ha interesse a tenere il ritmo sostenuto, forse solo Oeberg, e il trio resta compatto per tutta la tornata. La svedese prova il tutto per tutto ma proprio sull’ultimo si inceppa, regala tre ricariche e permette a Eckhoff di volare via con 6″. Braisaz in difficoltà esce con 22″, Herrmann è autrice di un ottimo poligono e va a riprendere Haecki. Carrara prende i primi quattro, poi sale la tensione e ne manca due ma reagisce bene e lo prende, uscendo in ottava posizione. Braisaz tenta l’impossibile per prendere Oeberg ma la svedese mantiene il secondo posto e Herrmann vola Haecki per la quarta posizione.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

1 Commento

1 Commento

  1. riax

    11 Gennaio 2020 at 14:11

    Irriconoscibile Doro con i suoi 5 errori ( come la Sanfilippo,). Cmq qualcosa di anomalo c’era al poligono doveva esserci oggi al poligono perchè ho visto complessivamente un numero enorme di errori, basta guardare la sintesi ( Fra/Usa/Fin 12, Rus 14, Pol 15 ), Mi spiace per la Svizzera, mi sono simpatiche le sorelline e la Haecki è forte…

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