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Biathlon, Coppa del Mondo Oberhof 2020: senza Johannes Bø chi saprà approfittarne?

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La pausa natalizia è prossima alla conclusione e, di conseguenza, la Coppa del Mondo di biathlon riprende come d’abitudine da Oberhof. In campo maschile la notizia principale riguarda l’assenza di Johannes Bø, sinora dominatore dell’inverno. Il ventiseienne norvegese, vincitore di 5 delle prime 7 gare stagionali, ha confermato la decisione di non prendere parte alle tappe tedesche per stare vicino alla compagna, allo scopo di assisterla nelle fasi immediatamente precedenti e successive al parto del primogenito della coppia. Dunque campo libero per tutti gli altri e soprattutto pettorale giallo vacante. I vari Tarjei Bø, Quentin Fillon Maillet, Martin Fourcade, Simon Desthieux e Alexander Loginov possono quindi ambire a prendere la testa della classifica generale, almeno in attesa del “ritorno del re”. Vista l’illustre assenza, l’occasione è ghiotta anche per gli azzurri, in quanto con un concorrente in meno si aprono automaticamente più chance del consueto di salire sul podio.

Oberhof ha fatto il proprio ingresso nel calendario della Coppa del Mondo a partire dal 1983-’84, rimanendovi per tre inverni prima di cedere il passo per un lustro. Rientrata nel giro dal 1990-’91, stagione in cui si disputarono anche le prime gare femminili, fino alle soglie del XXI secolo ha ospitato il massimo circuito ad anni alterni, diventando poi appuntamento fisso dal 1998-’99.
Al lordo delle cancellazioni dovute a scarso innevamento (verificatesi nel 1993 e nel 2016), con l’avvento del terzo millennio l’impianto oggi denominato Lotto Thüringen Arena ha trovato la propria collocazione fissa come prima tappa del mese di gennaio. Ha fatto ovviamente eccezione il 2004, anno in cui la località della Turingia ha organizzato Mondiali, che peraltro torneranno una seconda volta nel 2023.

La particolarità di Oberhof è di avere quello che viene unanimemente considerato il poligono più complicato dell’intero circuito. Infatti, oltre a essere sovente flagellato da vento e nebbia, vi si arriva dopo 600 metri di piano difficilissimi da gestire dal punto di vista dello sforzo, soprattutto se gli atleti si trovano a sciare controvento, come avviene il più delle volte. Lo “zero” è quindi molto raro e di conseguenza ha un peso specifico maggiore rispetto ad altre località.

Sino a oggi in Turingia si sono disputate 58 gare maschili individuali di primo livello (6 venti km, 26 sprint, 13 inseguimenti, 13 mass start), di cui quattro con valore iridato (ovviamente quelle dell’edizione 2004).
Su queste nevi sono trentadue gli atleti capaci di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è il norvegese Ole Einar Bjørndalen, il quale è stato in grado di raccogliere 9 successi (due nel 1997, uno nel 1999, due nel 2000, due nel 2003, uno nel 2008 e uno nel 2010).
Sono otto gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Martin Fourcade ha ottenuto 6 affermazioni (una nel 2014, due nel 2015, una nel 2017 e due nel 2018). Si contano 2 vittorie per Tarjei Bø (entrambe nel 2011) e Dmitry Malyshko (doppietta nel 2013). Infine hanno firmato 1 successo Arnd Peiffer (2012), Julian Eberhard (2017), Simon Schempp (2017), Alexander Loginov (2019) e Johannes Bø (2019).

Guardando invece ai podi, sono diciassette i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Oberhof. Anche questa graduatoria è capitanata da Martin Fourcade, arrivato a quota 9.
9 (6-0-3) – FOURCADE Martin [FRA]
4 (2-0-2) – BØ Tarjei [NOR]
4 (1-3-0) – PEIFFER Arnd [GER]
4 (1-2-1) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
3 (2-0-1) – MALYSHKO Dmitry [RUS]
2 (0-2-0) – GARANICHEV Evgeniy [RUS]
2 (0-1-1) – SLESINGR Michal [CZE]
2 (0-0-2) – WINDISCH Dominik [ITA]
1 (1-0-0) – EBERHARD Julian [AUT]
1 (1-0-0) – SCHEMPP Simon [GER]
1 (1-0-0) – LOGINOV Alexander [RUS]
1 (0-1-0) – VOLKOV Alexey [RUS]
1 (0-1-0) – LESSER Erik [GER]
1 (0-0-1) – MORAVEC Ondrej [CZE]
1 (0-0-1) – LAPSHIN Timofey [RUS]
1 (0-0-1) – SAMUELSSON Sebastian [SWE]
1 (0-0-1) – HOFER Lukas [ITA]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Oberhof vi sia un perenne duello tra il movimento tedesco e quello norvegese. Gli scandinavi hanno vinto leggermente di più, ma i teutonici hanno raccolto più podio.
43 (13-22-8) – GERMANIA [All-Inclusive]
42 (15-12-15) – NORVEGIA
30 (12-9-9) – RUSSIA
26 (13-7-6) – FRANCIA
7 (1-0-6) – ITALIA
5 (2-1-2) – AUSTRIA
5 (1-1-3) – URSS
4 (1-1-2) – POLONIA
4 (0-2-2) – SVEZIA
4 (0-1-3) – REP.CECA
1 (0-1-0) – BIELORUSSIA
1 (0-1-0) – USA
1 (0-0-1) – FINLANDIA
1 (0-0-1) – SLOVENIA

Dunque come si può notare l’Italia si è tolta diverse soddisfazioni in quel di Oberhof. L’unica vittoria è datata 19 gennaio 1995, giorno in cui Wilfried Pallhuber fece propria un’individuale.
Gli altri sei podi, curiosamente tutti terzi posti, sono invece parecchio diluiti nel tempo e portano le firme di Pier Alberto Carrara (individuale del 31 gennaio 1991), Andreas Zingerle (sprint del 2 febbraio 1991), Renè Laurent Vuillermoz (sprint del 6 gennaio 2007), Dominik Windisch (sprint del 5 gennaio 2017 e inseguimento di due giorni dopo) e Lukas Hofer (inseguimento del 12 gennaio 2019).
Quindi, tra gli azzurri in attività, Hofer e Windisch si sono entrambi fregiati di piazzamenti nella top-three. Dal canto suo Thomas Bormolini vanta un 21° posto nella sprint del 2015. Nessun altro italiano tutt’ora in azione ha fatto ingesso in zona punti sulle nevi della Turingia.

Come sovente accade, a Oberhof sono in programma anche delle staffette. In campo maschile se ne sono sinora disputate 20. Questa la graduatoria dei successi:
5 – GERMANIA (compreso l’oro iridato 2004)
5 – RUSSIA
3 – NORVEGIA
2 – SVEZIA
2 – URSS
1 – AUSTRIA
1 – ITALIA
1 – GERMANIA EST
Dunque Norvegia decisamente meno vincente del solito rispetto ad altri contesti. Si nota, inoltre, come la Francia non sia ancora riuscita a primeggiare su queste nevi.

Per quanto riguarda l’Italia, il successo è relativamente recente, essendo arrivato il 4 gennaio 2012. Quel giorno, in una gara estremamente ventosa, tra la sorpresa generale si imposero Christian De Lorenzi, i fratelli Markus e Dominik Windisch, nonché Lukas Hofer.
Sono inoltre stati raccolti due piazza d’onore. La prima il 3 febbraio 1991 con Pieralberto Carrara, Johann Passler, Hubert Leitgeb e Andreas Zingerle; la seconda l’8 gennaio 2018 con Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Dominik Windisch e Thierry Chenal.

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Foto: La Presse

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