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Sci Alpino

Sci alpino, Dominik Paris punta al primo posto nella classifica generale quasi 25 anni dopo Tomba

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Il quarto trionfo in discesa a Bormio consente a Dominik Paris di cullare un pensiero stupendo: agguantare, seppur momentaneamente, la vetta della classifica generale di Coppa del Mondo di sci alpino.

Attualmente il fuoriclasse altoatesino occupa la seconda posizione a sole 30 lunghezze dal leader norvegese Henrik Kristoffersen. Domani si svolgerà una nuova discesa sulla Stelvio, occasione unica per operare il sorpasso, a patto di non perdere terreno dai velocisti Aleksander Aamodt Kilde, Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr, racchiusi in un fazzoletto di 37 punti alle spalle del campione del mondo in carica di superG.

Un vero e proprio appuntamento con la storia attende Dominik Paris: l’ultimo italiano capace di issarsi fino alla vetta della classifica generale fu Alberto Tomba nel 1995, anno in cui il fenomeno emiliano festeggiò l’unica sfera di cristallo assoluta della carriera. Ironia della sorte, quella stagione si concluse proprio a Bormio, dove si svolsero un gigante (vinto da Tomba) ed uno slalom. Negli oltre due decenni successivi nessun italiano ha più provato l’ebbrezza del primato, anche solo per un giorno, nemmeno campioni come Giorgio Rocca, Peter Fill e Christof Innerhofer.

Paris non ha mai nascosto di fare un pensierino alla Coppa del Mondo generale: l’addio del cannibale Marcel Hirscher ha aperto un piccolo spiraglio, con un livellamento verso il basso dal punto di vista tecnico. Calendario alla mano, il favorito naturale resta Kristoffersen, che a gennaio potrebbe mettere la freccia e salutare tutti con ben sei slalom ed il gigante di Adelboden da disputare; pienamente in lizza resta anche il francese Alexis Pinturault, l’atleta più polivalente dopo l’addio di Hirscher. Da valutare l’incognita del nuovo format di gara della combinata, con i primi della discesa (o superG) che scatteranno con i pettorali bassi in slalom: un vantaggio reale per i velocisti? Domenica sera avremo le idee più chiare.

Come già accaduto in passato, l’appuntamento di fine dicembre a Bormio coincide con l’apice della forma per Dominik Paris. Il portacolori del Bel Paese dovrà inseguire il bis sulla Stelvio e poi cercare di raccogliere più punti possibili nella combinata del 29 dicembre. A quel punto dovrebbe confrontarsi a metà gennaio con lo scoglio di Wengen, dove non è mai salito sul podio in carriera: per caratteristiche tecniche, proprio non digerisce il tornantino della Lauberhorn, una curva secca dove la velocità scende intorno ai 70 km/h. La stagione diventerà poi in discesa (è proprio il caso di dirlo) con piste tradizionalmente amiche come Kitzbuehel, Garmisch e Kvitfjell, senza dimenticare le finali che si disputeranno in casa a Cortina d’Ampezzo. L’incognita è rappresentata dalla preolimpica di Yanqing (Cina) su un pendio tutto da scoprire.

Paris dovrà mantenere il ritmo indiavolato della passata stagione, inanellando vittorie a raffica in discesa e superG: ci riuscisse, allora potrebbe anche provare a giocarsi fino in fondo la sfera di cristallo, consapevole di non ricoprire il ruolo di favorito. Intanto c’è una vetta da riconquistare dopo quasi 25 anni: il Signore della Stelvio è chiamato ad un nuovo sigillo.

Precisiamo che Peter Fill si era ritrovato in testa alla classifica generale nella stagione 2006-2007, ci era riuscito al termine della supercombinata di Beaver Creek ma era soltanto la quarta gara stagionale e la Coppa del Mondo doveva ancora entrare nel vivo a tutti gli effetti: era una situazione decisamente diversa rispetto a quella in cui si trova Dominik Paris.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

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