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MotoGP, tutti i numeri di Valentino Rossi nel 2019. Due soli podi e settimo posto finale in classifica generale

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Il 2019 è stato senz’ombra di dubbio un anno da dimenticare per Valentino Rossi, costretto ad annaspare a lungo nelle posizioni di rincalzo alla 24esima stagione disputata nel Motomondiale, la prima da quarantenne. Il leggendario nove volte campione del mondo ha illuso tutti (incluso se stesso) con una primissima parte di campionato da grande protagonista in cui ha chiuso quinto in Qatar (a 6 decimi dal vincitore) e due volte secondo in Argentina e Texas sfiorando in quest’ultima occasione addirittura la vittoria, ma a partire dal weekend successivo a Jerez lo scenario è cambiato notevolmente.

Da quel momento in avanti il centauro di Tavullia non è più stato in grado di salire sul podio, collezionando la bellezza di quattro quarti posti (Austria, Gran Bretagna, San Marino e Malesia) ed un solo altro piazzamento nella top5 (quinto a Le Mans). Oltre ai quattro ritiri inanellati in Italia, Catalogna, Olanda e Giappone, il peggior risultato di Rossi è stato l’ottavo posto raccolto però in cinque diverse località. Un quadro della situazione non confortante che alla fine trova riscontro nella settima piazza finale (a -2 da Petrucci 6°) nel Mondiale MotoGP 2019 con uno score di 174 punti, il più basso della sua carriera in Yamaha.

Non è andata molto meglio se ci limitiamo ad analizzare i numeri collezionati in qualifica, con il n.46 che è stato capace di partire dalla prima fila ed in particolare dalla seconda posizione ad Austin e a Silverstone, per poi ottenere 6 piazzamenti in seconda fila in griglia. Il Dottore però spesso ha fatto molta fatica fin dalle prove libere, dovendo così affrontare il Q1 e fallendo per ben quattro volte l’accesso al Q2 compromettendo di fatto l’intero weekend. Anche se non porta punti in classifica, va comunque registrato come exploit il giro veloce (record della pista in 1’59″661) in gara fatto segnare a Sepang da Rossi dopo un digiuno lungo tre anni e mezzo su questo fronte.

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Foto: Lapresse

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