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MotoGP, Danilo Petrucci ad un bivio. Serve svoltare nel 2020 per non dare addio al team ufficiale della Ducati

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Si è chiusa una stagione a due facce in casa Ducati per Danilo Petrucci, sesto classificato in un Mondiale che lo aveva visto occupare a lungo la terza posizione alle spalle di Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Il ternano ha ben figurato nella prima parte del Mondiale MotoGP 2019 alla sua prima esperienza nel team ufficiale di Borgo Panigale, guadagnandosi sul campo il rinnovo di contratto per la prossima stagione grazie ad una sequenza di tre podi consecutivi conquistati in Francia, Italia e Spagna.

In particolare il trionfo del Mugello in volata su Marquez e Dovizioso ha rappresentato il punto più alto dell’anno e della carriera del “Petrux”, sprofondato subito dopo in una crisi di rendimento repentina e progressiva che è costato a Ducati il titolo iridato riservato ai team (decisiva in tal senso la sua caduta nell’ultimo atto di Valencia). Petrucci ha spesso e volentieri pagato dazio a partire da Brno sul passo gara, venendo risucchiato dal gruppo principale a causa di un degrado gomme eccessivo sulla lunga distanza. Nelle ultime dieci tappe disputate, il 29enne umbro ha raccolto un settimo posto a Silverstone come miglior risultato in gara mentre in qualifica è riuscito perlomeno a portarsi in seconda fila in Thailandia ed in Australia.

Sarà fondamentale ricaricare le batterie nel migliore dei modi quest’inverno per poi presentarsi al top in Qatar per il primo weekend del 2020 con l’obiettivo di convincere i vertici della scuderia bolognese a concedergli un’ulteriore chance nel team ufficiale anche per il 2021. Al termine della prossima stagione andranno in scadenza praticamente tutti i contratti dei top rider in MotoGP, perciò si preannuncia una rivoluzione difficile da pronosticare, anche se il primo candidato in casa Ducati per sostituire Petrucci sarebbe l’australiano Jack Miller, protagonista di un campionato molto brillante ed in crescendo in sella alla Ducati Pramac con la bellezza di cinque piazzamenti sul podio all’attivo. Con questi presupposti la carriera di Danilo è a un bivio: tornare a competere per il podio e sperare di rimanere in Ducati oppure rischiare di perdere una delle selle più ambite del Motomondiale.

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Foto: Valerio Origo

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