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Sci Alpino

Sci alpino, l’Italia spera nell’ascesa di Emanuele Buzzi. La grande beffa di Wengen e un grave infortunio da mettere alle spalle

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La gioia per il miglior risultato della carriera e subito dopo il dolore per un infortunio che mette fine all’intera stagione. E’ tutto quello che ha provato Emanuele Buzzi nell’incredibile 19 gennaio scorso. Era il giorno della discesa di Wengen, che vide il velocista altoatesino chiudere in un’ottima sesta posizione, prima di farsi male e di mettere fine alla sua stagione.

Una felicità per quel piazzamento durata davvero pochissimi secondi, perché dopo aver tagliato il traguardo Buzzi ha perso il controllo dei suoi sci, incastrandosi nelle barriere al parterre. Una caduta che all’inizio poteva sembra innocua ed invece il nativo di San Candido si era procurato la rottura del piatto tibiale della gamba destra. Un infortunio lungo e che obbligava l’altoatesino a chiudere con largo anticipo la propria stagione.

La sfortuna ha sicuramente giocato un brutto scherzo a Buzzi, perchè quel sesto posto di Wengen avrebbe potuto essere il trampolino per un finale di stagione da protagonista. Si trattava della seconda Top-10 della carriera in Coppa del Mondo, ma l’altoatesino aveva mostrato di disporre di un potenziale molto interessante e soprattutto di saper andare molto bene in quelle discese definite le grandi classiche, come appunto Wengen, ma anche Kitzbuehel e Garmisch.

Si riparte dunque da Lake Louise, con l’italiano che ritorna al cancelletto di partenza. Un nuovo esordio sicuramente complicato e fondamentali saranno le prove di oggi e domani, perchè servirà ritrovare il feeling perso nei mesi passati in infermeria. L’Italia ha bisogno di trovare qualcuno che possa prendere l’eredità dei vari Paris, Innerhofer e Fill, e l’altoatesino è sicuramente colui sul quale puntare maggiormente per questo compito. Ci vorrà comunque un po’ di tempo, ma talento e velocità sicuramente non mancano al 25enne azzurro.

 

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Foto: Fisi/Pentaphoto

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