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Sci alpino, comincia la rincorsa di Dominik Paris alla Coppa del Mondo di discesa. Complesso il sogno della generale

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La stagione della velocità che sta per cominciare potrebbe essere quella dell’ulteriore consacrazione per Dominik Paris, il quale, già medaglia d’oro mondiale in superG e vincitore della relativa coppa di specialità, quest’anno, in un inverno senza Olimpiadi e Mondiali, andrà alla caccia del trofeo che gli manca, quello della discesa.

Il 30enne altoatesino della Val d’Ultimo finora è arrivato quattro volte sul podio della graduatoria finale di discesa finendo secondo l’inverno scorso, nel quale ha vinto 4 gare nella specialità, le ultime 3 consecutivamente, in totale in carriera sono 12 le discese vinte, tante quante Kristian Ghedina e lo svizzero Didier Cuche, quota che lo colloca in ottava posizione nella classifica dei plurivittoriosi di sempre nella specialità, inoltre la scorsa stagione ha siglato il suo personale tris a Bormio e a Kitzbuehel e il bis a Kvitfjell, ma non è ancora riuscito a salire sul podio più alto della graduatoria conclusiva di stagione, così come non ci riuscì Kristian Ghedina, e come invece ha fatto Peter Fill, addirittura due volte, nel 2016 e nel 2017, vincendo una volta sola a Kitz e finendo sul podio in altre sei gare nell’arco dei due anni.

Un’impresa simile l’ha compiuta l’anno scorso Beat Feuz, vincendo solamente una volta a Beaver Creek, ma salendo altre cinque volte sul podio conquistando così la sua seconda Coppa di discesa consecutiva. Il 32enne svizzero del Canton Berna, iridato di specialità nel 2017 sulle nevi di casa a St. Moritz, sarà ancora il principale candidato alla conquista della Coppetta insieme a Paris, ma finora, nonostante i numerosi e gravi infortuni patiti nel corso della sua carriera, ha dimostrato maggiore continuità rispetto a Domme, il quale, difficilmente è riuscito a far bene sulla Saslong della Val Gardena, una pista sulla carta perfetta per le sue caratteristiche, sulla quale è stato terzo nel 2014 e sesto nel 2017 e proprio il diciassettesimo posto dell’anno scorso contro il terzo di Feuz è stato uno dei risultati che ha fatto la differenza a favore dello svizzero.

Degli altri avversari di Paris per la conquista dei trofei di discesa e superG parleremo in un’altra occasione. Tornando a Domme, lo scorso inverno ha vinto complessivamente sette gare (solo Alberto Tomba in casa azzurra è riuscito a fare di meglio in una sola stagione) e si è classificato quarto nella generale di Coppa del Mondo. Questo piazzamento, con il ritiro di Marcel Hirscher, dovrebbe diventare un terzo posto, ma tutti sanno che le cose possono cambiare radicalmente da un momento all’altro. In teoria ci sarebbe una chance per la Coppa assoluta per l’altoatesino, ma è obiettivamente molto difficile: vale la pena ricordare che l’unico velocista puro a vincerla è stato il francese Luc Alphand nel 1997, oltretutto approfittando, peraltro al meglio, di un momento storico favorevole.

E comunque, se Domme dovesse vincere 7 gare come l’anno scorso o addirittura di più sarebbe in piena corsa quantomeno per il podio nella classifica generale, e se i due grandi favoriti, Henrik Kristoffersen ed Alexis Pinturault, dovessero avere qualche passaggio a vuoto, si potrebbe addirittura cominciare a pensare in grande.

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Fisi / Pentaphoto

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