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MotoGP, Test Valencia 2019: Yamaha domina la scena, buone sensazioni per Ducati mentre Honda parte a rilento

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Si può parlare di dominio Yamaha al termine della prima giornata dei test collettivi della MotoGP sul circuito “Ricardo Tormo” di Valencia, sede dell’ultimo round stagionale del Mondiale 2019 andato in scena nello scorso weekend. Fabio Quartararo ha dettato il passo siglando il miglior tempo di giornata in 1’30″163 con la M1 del Team Petronas in attesa di provare il nuovo motore della Yamaha per il 2020, portato per la prima volta in pista quest’oggi dai piloti ufficiali. Il francese, miglior rookie del 2019 con un bottino di 6 pole position e 7 podi, ha impressionato come di consueto sul giro secco mettendo però in evidenza anche un ottimo passo con gomme usate.

Ottimi riscontri in casa Yamaha anche da parte di Maverick Vinales e Franco Morbidelli, rispettivamente secondo e terzo, mentre Valentino Rossi non ha rubato l’occhio dal punto di vista della prestazione pura avendo effettuato molte prove comparative tra la Yamaha standard e quella in versione 2020. Vinales e Rossi hanno provato un nuovo telaio e soprattutto il nuovo motore, elemento fondamentale per provare ad insidiare Marquez per il titolo, che ha fornito delle buone risposte se si guarda alla velocità di punta in fondo al dritto (4-5 km/h più veloce rispetto al motore 2019).

Prima giornata di test abbastanza positiva anche per Ducati nella persona di Andrea Dovizioso, dato che per un motivo o per un altro gli altri rider di Borgo Panigale non sono stati in grado di ottenere dei buoni crono. Il forlivese si è inserito in quarta posizione appena alle spalle delle prime tre Yamaha, dimostrando un buon feeling con la sua Desmosedici aggiornata e dotata sicuramente di un nuovo telaio. Difficili da interpretare le prestazioni della Honda in un day-1 caratterizzato dalle cadute dei fratelli Marquez e di Stefan Bradl che hanno condizionato pesantemente il programma di lavoro del team giapponese. Buone sensazioni per la Suzuki, sesta e settima con Joan Mir e Alex Rins, che ha provato il motore del 2020 per raccogliere dati fondamentali in vista della prossima stagione.

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Foto: Lapresse

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