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MotoGP, si chiude la stagione peggiore di sempre per Valentino Rossi. Ora un duro inverno di lavoro per risorgere

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Non è arrivato purtroppo l’exploit sperato nel gran finale di Valencia a salvare almeno in parte la pessima stagione di Valentino Rossi. Il leggendario nove volte campione del mondo (7 titoli in top class) ha disputato probabilmente il peggior campionato della carriera specialmente se si esclude l’infelice parentesi in Ducati del 2011-2012, come testimonia il settimo posto finale nel Mondiale a quota 174 punti. Uno score negativo che rappresenta il punto più basso dell’avventura del nativo di Tavullia in Yamaha dopo una serie di annate in cui ha lottato con buona costanza per le posizioni da podio su quasi tutte le piste.

Quest’anno Valentino è partito forte a sorpresa dopo dei test invernali preoccupanti con un quinto posto in rimonta a Losail e due ottimi secondi posti ad Austin (battuto da Rins nel duello per la vittoria) e a Termas de Rio Hondo in cui ha sempre fatto la differenza in gara rispetto al compagno di squadra Maverick Vinales, estremamente competitivo sul giro secco ma inizialmente in difficoltà la domenica. In occasione del weekend del Mugello il 2019 del n.46 ha preso una brutta piega con tre ritiri consecutivi (incolpevole solo a Barcellona nella carambola provocata da Lorenzo) e con una flessione importante dal punto di vista delle prestazioni.

Nell’ultimo terzo della stagione Yamaha ha portato degli aggiornamenti importanti che hanno permesso al team di Iwata di competere sempre per il podio insidiando in diverse occasioni anche il dominio di Marquez con Quartararo e Vinales, mentre Rossi (dopo i quarti posti di Spielberg, Silverstone e Misano) non è stato in grado di fare il salto di qualità pagando dazio in gara a causa di un eccessivo degrado della gomma posteriore. L’unico bagliore delle ultime settimane si è visto a Sepang, pista da sempre amica per il “Dottore”, in cui ha sfiorato il podio arrendendosi solo alla potenza del motore Ducati sul dritto. Stando ai numeri, prima del 2019 Valentino aveva raccolto meno di 6 podi solamente nelle due annate trascorse a Borgo Panigale, anche se in questo caso il materiale tecnico sembra in crescita perciò non è da escludere un 2020 da protagonista.

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Foto: Lapresse

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