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Basket, Eurolega 2019-2020, 11a giornata: Gigi Datome trascina il Fenerbahce alla vittoria sul Khimki, Panathinaikos a valanga nel ritorno di Rick Pitino

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FENERBAHCE-KHIMKI MOSCA 89-76 (28-24, 44-49, 66-55)
Il ritorno di Gigi Datome ad alte quote coincide anche con la giornata in cui il Fenerbahce riesce, in un modo o nell’altro, a sopperire alle assenze contemporanee di Nando De Colo, Leo Westermann, Jan Vesely e Nikola Kalinic. C’è molto equilibrio all’inizio, con Datome da una parte e Gill dall’altra a dare la spinta alle rispettive squadre. Sul 10-12 Sloukas spinge il primo allungo del Fenerbahce, Mahmutoglu lo segue e i turchi volano sul +9, prima che Timma riduca le distanze da tre per il 28-24 di fine primo quarto. Il lettone è scatenato, arriva a 16 punti in neanche 12 minuti e contribuisce al 30-30 poi firmato da Jerebko. Quando Evans inizia a segnare porta anche avanti il Khimki, che all’intervallo arriva sul 44-49 con Timma a quota 24 punti. Al ritorno dagli spogliatoi, però, il Fenerbahce alza il tiro in difesa e fa prendere vita a un mortifero parziale di 21-6, che in dieci minuti e tanta sostanza del trio Mahmutoglu-Sloukas-Datome mette in cassaforte l’incontro. Gill cerca di riportare il Khimki sul -5, ma l’ultima parola ce l’ha ancora Mahmutoglu.

TOP SCORER
FENERBAHCE: Datome 20, Mahmutoglu e Sloukas 19
KHIMKI: Timma 26, Gill 18, Jerebko 10

STELLA ROSSA-VALENCIA 76-73 (17-19, 37-41, 60-51)
Lorenzo Brown, con una tripla frontale sulla sirena, regala la vittoria numero 4 alla Stella Rossa in quest’Eurolega, facendo esplodere il Pionir di Belgrado. La squadra di casa inizia meglio, con 7 dei primi 11 punti firmati da Lazic, poi Marinkovic e Dubljevic guidano la rimonta degli ospiti e Loyd li porta avanti alla prima sirena (17-19). Ndour e Tobey cercano di far scappare via Valencia (21-25), ma è soprattutto Ojo a tenere sulla retta via la Stella Rossa, aiutata nel finale di secondo periodo anche da Baron. Dopo l’intervallo (37-41), la partita cambia, con i belgradesi che si ritrovano per le mani un Brown capace di tutto tra punti e assist, ed è in questo modo che si entra negli ultimi 10 minuti sul 60-51. Con uno sforzo di squadra Valencia si riprende, trova un parziale di 0-8, resiste alla tripla di Baron e con Dubljevic trova il sorpasso (63-65). Nasce così un finale punto a punto che si trascina fino all’ultimo minuto: Brown sbaglia il primo tiro da tre, Vives fa lo stesso, poi l’ex NBA trova la conclusione della vittoria.

TOP SCORER
STELLA ROSSA: Brown 19, Lazic 14, Jenkins e Ojo 9
VALENCIA: Dubljevic 22, Marinkovic 11, Abalde 10

ALBA BERLINO-ZALGIRIS KAUNAS 69-62 (15-7, 32-26, 47-46)
Quarto successo anche per l’Alba Berlino, che certifica in maniera chiara il pessimo inizio dello Zalgiris nella sua campagna europea. L’inizio è equilibrato, anche fin troppo, dal momento che di canestri se ne vedono davvero pochi. Con un paio di canestri di Giffey e Siva l’Alba sale sul 15-7 di fine primo quarto, trova il +11 con Mattisseck, poi subisce a intermittenza LeDay, che quasi da solo tenta più volte di rimettere in scia lo Zalgiris, anche se all’intervallo il punteggio dice 32-26. Al ritorno in campo LeDay, Lekavicius e Ulanovas danno vita a un parziale di 2-14 che trascina, in cinque minuti, i lituani avanti, situazione nella quale restano fino ai due punti di Sikma che valgono il 47-46 con cui si entra nel quarto finale. Giffey, a quel punto, decide di lanciare l’allungo decisivo dei padroni di casa, che non si voltano più indietro, arrivano ad avere anche 13 punti di vantaggio, poi ne cedono qualcuno, ma a giochi ormai fatti.

TOP SCORER
ALBA: Giffey 13, Hemannsson 11, Eriksson e Nnoko 10
ZALGIRIS: LeDay 15, Lekavicius 12, Hayes e Ulanovas 7

PANATHINAIKOS-BASKONIA VITORIA 100-68 (20-17, 46-36, 72-51)
Quasi dodicimila persone accolgono il ritorno di Rick Pitino sulla panchina del Panathinaikos, e lui regala un roboante successo alla gente che lo acclama come se non fosse mai andato via dalla panchina del club ateniese. Parte meglio il Baskonia, che va sul 5-10 grazie a Fall, solo per poi subire le iniziative di Calathes. Il primo quarto si chiude in sostanziale equilibrio (20-17), una situazione che rimane pressoché uguale per alcuni minuti nel periodo successivo. Il Panathinaikos, però, decide di tentare un primo affondo con Johnson e Mitoglou, il che porta i greci sul 46-36 all’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi arriva il colpo di grazia per il Baskonia: Fredette inizia a mettere canestri da tutte le posizioni (dieci metri compresi), Calathes serve compagni da qualunque parte del campo, e non c’è possibilità di ripararsi in nessun modo per gli ospiti. Finisce 100-68, ed è la settima vittoria del Panathinaikos in Europa. In casa Vitoria 4 punti in 11 minuti per Achille Polonara.

TOP SCORER
PANATHINAIKOS: Fredette 21, Thomas 15, Calathes e Rice 12
BASKONIA: Fall e Stauskas 12, Shengelia 11

MACCABI TEL AVIV-ASVEL VILLEURBANNE 93-62 (20-17, 43-34, 67-47)
Il Maccabi trionfa senza problemi in casa sulla principale sorpresa di quest’annata grazie all’accoppiata Wilbekin-Cohen. Dopo un inizio particolarmente equilibrato, in cui nessuna delle due squadre appare superiore, la formazione israeliana comincia a far valere la propria superiorità, dando mandato a DiBartolomeo, Cohen e Caloiaro (al rientro) di firmare il 33-21. Lomasz è il principale motore, per l’ASVEL, nel tentativo di restare a contatto (43-34 a metà gara), ma quando il trio Acy-Wilbekin-Wolters comincia a ingranare le marce alte per la squadra di Villeurbanne è notte fonda in uno dei templi del basket, lo Yad Eliyahu, che oggi per ragioni di sponsor è la Menora Mivtachim Arena. Finisce con il pubblico gialloblu in festa e Cohen che realizza, a 14 secondi dal termine, i punti del definitivo 93-62.

TOP SCORER
MACCABI: Wilbekin e Cohen 16, Wolters 13
ASVEL: Maledon e Lomasz 10, Jekiri e Lighty 7

 

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Credit: Ciamillo

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