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MotoGP: Valentino Rossi, le cause della crisi. Yamaha migliorata, ma Vinales e Quartararo sono lontani

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Non è certamente un periodo felice per Valentino Rossi. Il nove volte Campione del Mondo sta inanellando ormai da parecchi mesi una serie di prestazioni decisamente sottotono e anche per un supereroe come lui il fattore anagrafico sembra aver preso, alla fine, il sopravvento. Difficile, se non impossibile, riuscire a comprendere fino in fondo tutte le cause di questo periodo buio del Dottore, anche se, superata la soglia dei quarant’anni, pare assolutamente giustificato entrare nella definitiva fase calante di una straordinaria e probabilmente irripetibile carriera.

Nonostante tutto fino alla pausa estiva le cose erano filate via lisce per il pesarese, che era riuscito con esperienza a galleggiare nelle zone alte della classifica in piena lotta col compagno Maverick Viñales; dopo luglio, però, Valentino ha perso completamente lo smalto, disputando senza dubbio due delle peggiori gare della sua carriera in termini prestazionali, tra Aragon e Motegi.

Il Dottore appare ormai inerme e sovrastato dai molteplici problemi che lo stanno affliggendo, una difficile convivenza con i giovani e arrembanti compagni soprattutto causata dal principale motivo di sofferenza nella guida, l’usura dello pneumatico in gara. Se Viñales sta abituando a partire troppo spesso col freno tirato per poi scatenarsi col passare dei giri, per Rossi la situazione è completamente ribaltata e lo stile di guida meno pulito stressa in modo eccessivo la gomma e rende la M1 troppo ballerina nelle fasi finali delle corse.

La Yamaha, seppur con grande sobrietà e senza dare nell’occhio, sta mettendo sempre più in discussione il rapporto con l’esperto centauro di Tavullia e le tanto acclamate voci di una possibile estensione del contratto dopo il 2020 sorte durante la pausa estiva si sono chiaramente smorzate. Rossi sta cercando di rimanere positivo riguardo al proprio futuro ma la situazione non è semplice e l’unica medicina efficace in questi casi sono i risultati in pista. Ci sono ancora tre appuntamenti in questo 2019 ed è necessario rivedere un Valentino quantomeno vicino al podio per affrontare l’inverno con un morale differente.

 

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Foto: Valerio Origo

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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