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Ciclismo

Giro di Lombardia 2019: Vincenzo Nibali a caccia del tris, ma la condizione preoccupa. Il tempo stringe e la gamba ancora non c’è

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Vincenzo Nibali, sabato 12 ottobre, cercherà il tris al Giro di Lombardia dopo i successi ottenuti nel 2015 e nel 2017. Sulla sua attuale condizione, però, ci sono diverse incognite, figlie della controprestazione di cui lo Squalo è stato protagonista al Giro dell’Emilia. Nella classica emiliana, infatti, a Vincenzo si è totalmente spenta la luce negli ultimi due km, sull’ascesa che porta al Santuario di San Luca, ed è arrivato al traguardo con più di 2’20” di distacco dal vincitore Primoz Roglic.

Dopo il trionfo conseguito al Tour de France nella frazione di Val Thorens, lo Squalo si è preso una pausa per poi tornare a gareggiare a fine agosto. Nel periodo antecedente ai Campionati del Mondo, però, non ha mai trovato il colpo di pedale giusto, tanto che lui stesso ha rinunciato alla rassegna iridata poiché non si sentiva in grado di dare un apporto significativo alla Nazionale italiana in quel di Harrogate. Di recente, inoltre, ha iniziato a sottoporsi ad un ciclo di cure di terapia antalgica, per il trattamento di un dolore muscoloscheletrico.

C’è da dire, comunque, che il Giro di Lombardia è una corsa molto diversa rispetto al Giro dell’Emilia. Il tracciato misura oltre 250 km e le salite che vengono affrontate nella Classica delle Foglie Morte sono più lunghe rispetto al San Luca. Questo, ovviamente, gioca a favore di un uomo di fondo come lo Squalo dello Stretto, il quale, storicamente, eccelle quando c’è da passare più di sei ore consecutive in sella.

Però, nell’anno del secondo successo nell’ultima grande classica italiana della stagione, Vincenzo era andato fortissimo anche sulle rampe del San Luca, tanto da far registrare un tempo di ascesa appena 5″ più alto rispetto a quello con cui Primoz Roglic, sabato scorso, ha fatto il record di scalata (e, quel giorno, dovette premere a più riprese il freno poiché davanti aveva il compagno Visconti che, poi, arrivò al traguardo a braccia alzate). Anche nella passata stagione, inoltre, nonostante una condizione non al top a causa dei postumi della brutta caduta di cui era stato vittima al Tour de France, il messinese aveva chiuso la classica emiliana con un ottimo 8° posto, a soli due secondi da quel Thibaut Pinot che, la settimana seguente, avrebbe dominato il Giro di Lombardia.

Dunque, al momento, questo è il peggior avvicinamento di Nibali al Giro di Lombardia di tutta la sua lunga carriera e ciò non sembra promettere nulla di buono per il miglior corridore italiano dell’epoca recente. Oggi ci sarà un ultimo test per il messinese, alla Tre Valli Varesine. Cogliere un buon risultato sarebbe importantissimo, non solo per far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi preoccupati, ma anche per ritrovare un po’ di morale dopo alcuni mesi complicati. Un corridore con un palmares sterminato come quello di Vincenzo Nibali va tenuto in considerazione anche quando non è al top della condizione, ma per vincere la Classica delle Foglie Morte serve sicuramente un netto passo in avanti rispetto a quanto visto nelle ultime gare ed il tempo stringe sempre di più.

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Foto: Pier Colombo

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