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Volley, tutti i giovani azzurri su cui puntare per il dopo Tokyo 2020. Una generazione di buoni giocatori, ma manca il fenomeno

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L’eco della sonora batosta maturata contro la Francia due giorni fa non si è ancora sopito, l’Italia è stata mestamente eliminata ai quarti di finale degli Europei 2019 di volley maschile e ha deluso le aspettative della vigilia mostrando un gioco complessivamente deludente e non dando mai la sensazione di potersela giocare alla pari (eccezion fatta per il secondo set dove ci sono state anche tre occasioni per chiudere i conti). La Nazionale è finita inevitabilmente sotto processo anche perché mancano appena nove mesi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 a cui gli azzurri si sono qualificati grazie allo schiacciante 3-0 rifilato alla Serbia a metà agosto.

I ragazzi del CT Chicco Blengini si presenteranno nel Sol Levante per andare a caccia di una medaglia, l’obiettivo è quello di difendere l’argento di Rio 2016 (o fare meglio) ma la missione è davvero molto difficile: bisognerà essere perfetti in quelle due settimane ed esprimere la migliore pallavolo possibile per cercare di battagliare alla pari con le grandi corazzate come Russia, Polonia, Brasile, USA (giusto per citare quelle già qualificate, si aggiungerà un’altra europea). L’Italia punterà verosimilmente sui pezzi grossi visti nelle ultime stagioni cioè Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena, Simone Giannelli, Massimo Colaci ma bisogna guardare anche al futuro e al post Tokyo 2020: la Pantera si chiamerà sicuramente fuori in ottica Parigi 2024, da valutare anche la situazione dello Zar che a quel punto avrà 36 anni, il libero si sarà verosimilmente già ritirato all’alba delle 40 primavere mentre il palleggiatore dovrà essere il punto di riferimento.

Quali saranno gli elementi su cui puntare? La nostra Nazionale potrà contare su una generazione di buoni giocatori ma al momento non sembra esserci un predestinato, un fuoriclasse indiscutibile che possa diventare il faro del gruppo (un fenomeno per intenderci alla Paola Egonu, giusto per rimanere in casa nostra). Durante quest’estate l’Under 21 ha conquistato l’argento ai Mondiali di categoria mentre l’Under 19 si è laureata Campionessa del Mondo dopo addirittura 22 anni: su questi giovani bisognerà costruire il futuro, dovranno però trovare spazio in SuperLega perché è soltanto giocando a certi livelli che possono crescere e diventare competitivi.

L’opposto Gabriele Nelli sembra essere già pronto, ha giocato agli Europei contro Turchia e Francia (anche se a corrente alternata), ora potrà esprimersi a Piacenza e può diventare un pilastro per l’imminente futuro. Si parla un gran bene anche di Daniele Lavia, schiacciatore già ammirato in Nations League e che ora giocherà in Coppa del Mondo prima di tornare a Ravenna, stesso percorso che seguirà l’altro martello Oreste Cavuto: spetterà a loro risollevare il reparto dove la coperta è stata molto corta nelle ultime stagioni. Si attendono poi altri attaccanti come i figli d’arte Francesco Recine e Davide Gardini mentre bisognerà aspettare per gli under 19: lo schiacciatore Alessandro Michieletto già nel giro di Trento, l’opposto Tommaso Stefani (alto 210 cm!) tesserato per Ravenna, l’altro martello Tommaso Rinaldi nell’orbita di Modena, i centrali Nicola Cianciotta e Alessandro Gianotti, il libero Damiano Catania pronto a giocare per Santa Croce in Serie A2.

 

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Foto: FIVB

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