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Formula 1

F1, Pagelle GP Russia 2019: Hamilton c’è sempre, Leclerc sfortunato, Vettel ci prova ma finisce ko, Verstappen anonimo

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Il Mondiale 2019 di F1 non finisce di regalare sorprese. Quando tutto sembrava portare verso una seconda doppietta Ferrari nel Gran Premio di Russia 2019 di F1, gli eventi fanno crollare questo scenario, e l’uno-due porta la firma della Mercedes che se lo vede recapitato come un gentile regalo. Andiamo a consegnare le pagelle della gara di Sochi, con pochi piloti che meritano volti particolarmente alti.

LE PAGELLE DEL GP DI RUSSIA 2019

Lewis Hamilton (Mercedes) 8: come sempre la Dea Bendata non è nemica del campione del mondo che oggi chiude ogni possibile discorso a livello di titolo. Nella prima parte di gara corre in difesa e fa quello che può con le Ferrari che non erano raggiungibili, quindi dopo la VSC si schiude una occasione enorme e la sfrutta subito. Sale in prima posizione e non la molla più mostrando un passo notevole, con le spalle ben coperte dal compagno di team. Ad ogni modo lui c’è sempre, dà sempre tutto e si mette ogni volta nelle condizioni di sfruttare l’occasione quando si presenta e, nel suo caso, spesso si presenta davvero. Il suo eccellente giro di qualifica di ieri ha pagato dividendi importanti.

Charles Leclerc (Ferrari) 6.5: oggi non gliene è girata una dritta. La strategia al via gli si ritorce contro e vede scappare Vettel che non vuole sottostare all’ordine di scuderia. Quando poi effettua il pit-stop e torna al comando virtuale, il suo vicino di box provoca la Virtual Safety Car e regala la prima posizione a Hamilton. Da quel momento in poi ci prova ma sembra non avere il giusto ritmo, come accaduto anche in avvio, e le Mercedes rimangono troppo lontane. Peccato!

Sebastian Vettel (Ferrari) 8: sfortunatissimo. Al via è impeccabile e prende la vetta. Con grande personalità non accetta il cambio di posizioni e dimostra di averne di più del compagno. La scuderia con un pit-stop ritardato, quindi, lo fa uscire alle spalle di Leclerc ma, dopo pochi metri, la SF90 lo appieda.

Valtteri Bottas (Mercedes) 6: dopo una prima fase di GP da anonimato assoluto con un gap amplissimo, diventa importante dopo il secondo pit-stop di Leclerc, difendendo le spalle al suo compagno di scuderia. Nient’altro.

Max Verstappen (Red Bull) 5.5: ci si attendeva ben altro dal più veloce della FP2. L’olandese fa fatica nei primi giri e deve compiere qualche sorpasso per emergere. Da quando sale in quarta posizione non va letteralmente da nessuna parte e conclude un altro weekend anonimo.

Alexander Albon (Red Bull) 7: ancora una prova eccellente, dopo un sabato davvero nero concluso nelle barriere nel corso della Q1. Scatta dalla pit-lane, quindi ultimo, e risale fino ad un brillante quinto posto condito da tanti sorpassi. Non gli si poteva chiedere di più.

Lando Norris (McLaren) 6: un nono posto che poteva essere migliorabile. Non la sua migliore prestazione, ma l’inglese ormai è una garanzia.

Carlos Sainz (McLaren) 6.5: molto bene lo spagnolo. Al via sfiora addirittura la terza posizione, quindi chiude sesto con pieno merito dopo una prova, l’ennesima, solida.

Sergio Perez (Racing Point) 7: un settimo posto che vale molto di più. Nessuno se lo aspettava così in alto ma, ancora una volta, quando può in gara fa davvero la differenza.

Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 5: inizio da incubo con il contatto con Grosjean e Ricciardo nel corso del primo giro, dopodiché la sua prova va in salita e non riesce a schiodarsi dai bassifondi della classifica.

Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) 4.5: commette falsa partenza e nonostante tutto finisce ultimo. Come se non bastasse ai box perde tanto tempo perchè il cavalletto non si stacca dalla sua monoposto. Chiude 13esimo e, quantomeno, precede Giovinazzi. Ennesimo fine settimana complicato per “Ice Man”.

Romain Grosjean (Haas) S.V. chiude la sua gara dopo pochi metri e, per una volta, non è nemmeno colpa sua…

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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