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Atletica, Mondiali 2019: le finali di oggi. Lasitskene per volare oltre i 2 metri, Warholm-Benjamin: duello da record del mondo

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Oggi lunedì 30 settembre si assegnano ben sei titoli ai Mondiali 2019 di atletica leggera in corso di svolgimento a Doha (Qatar). Diamo uno sguardo alle varie gare in programma e a tutti i favori della quarta giornata della rassegna iridata.

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Mariya Lasitskene è pronta per un grande show, la 26enne russa insegue il terzo titolo iridato consecutivo e cercherà di volare ben oltre i 2 metri per magari provare ad avvicinare anche il record mondiale già attaccato senza successo in diverse occasioni. Non sembrano esserci avversarie degne di rilievo per questo fenomeno, si dovrebbe lottare soltanto per gli altri due gradini del podio con l’ucraina Yuliya Levchenko, la bulgara Mirela Demireva, la statunitense Vashti Cunningham che sembrano avere una marcia in più e attenzione a non sottovalutare la bielorussa Karyna Demidik e l’ucraina Yaroslava Mahuchikh che in stagione hanno saltato due metri.

400 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – Una delle gare più attese sotto il profilo tecnico, tutto è apparecchiato per lo spettacolare duello tra il norvegese Karsten Warholm e lo statunitense Rai Benjamin che in stagione sono scesi a 46.92 e 46.98 diventando rispettivamente secondo e terzo uomo più veloci di tutti i tempi sulla distanza: riusciranno ad attaccare il record del mondo (46.78 di Kevin Young datato 1992)? Non sarà semplice considerando il caldo, sarà un duello pirotecnico con il qatariano Abderrahman Samba che cercherà di inserirsi ma attenzione anche al turco Yasmani Copello (argento due anni fa alle spalle di Warholm) e al brasiliano Alison Dos Santos.

5000 METRI (MASCHILE) – L’Etiopia si presenta con un’autentica corazzata: Muktar Edris (oro due anni fa a Londra), Selemon Barega, Telahun Bekele Haile. I fratelli norvegesi Henrik, Jakob e Filip Ingebrigtsen proveranno a tenere alto l’onore dell’Europa, altri potenziali outsider sono lo statunitense Paul Chelimo e i keniani Nicholas Kimeli e Jacob Krop. Si preannuncia la consueta gara tecnica, tipica delle prove con in palio le medaglie.

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Si preannuncia un duello tra lo svedese Daniel Stahl (Campione d’Europa, 71.86 di stagionale) e il giamaicano Fedrick Dacres (70.78) ma due vecchie volpi come il lituano Andrius Gudzius (detentore del titolo) e l’iraniano Ehsan Hadadi (67.19 nel 2019) vorranno dire la loro, attenzione all’austriaco Lukas Weissahidinger e al rumeno Alin Firfirica.

3000 SIEPI (FEMMINILE) – Tutti contro la keniana Beatrice Chepkoech, la keniana proverà a fare il vuoto insieme alle connazionali Celliphine Chespol e Hyvin Kiyeng per prendersi quel titolo che era sfumato due anni quando a imporsi fu a sorpresa la statunitense Emma Coburn, pronta a difendere l’oro insieme alla connazionale Courtney Frerichs che fu seconda a Londra. Altri incomodi? L’etiope Mekides Abebe, l’ugandese Peruth Chemutai e Winfred Yavi per il Bahrain.

800 METRI (FEMMINILE) – La sudafricana Caster Semenya e la burundiana Francine Niyonsaba (prima e seconda due anni fa) non sono presenti visto il divieto di partecipazione per le ragazze iperandrogine, la favorita d’obbligo è la statunitense Ajee Wilson (terza nel 2017). La sua rivale più accreditata è la giamaicana Natoya Goulè, vincitrice dei Panamericani e seconda a Parigi e Montecarlo. Molto temibili la keniana Eunice Sum, l’esperta statunitense Raevyn Rogers, le novità ugandesi Winnie Nanyondo e Halimah Nakaayi.

 

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Foto: Andrew Makedonski / Shutterstock.com

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