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Atletica, l’Europa vince il Match contro gli USA: Desalu secondo sui 200, Crippa terzo sui 3000

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L’Europa ha vinto The Match, la prima edizione del confronto tra il Vecchio Continente e gli USA che si sono dati battaglia nelle discipline dell’atletica leggera. Allo Stadio Dinamo di Minsk (Bielorussia) il team blu-stellato si è imposto con 724,5 punti contro i 601,5 della compagine d’oltreoceano: le due formazioni erano divise da appena 27 lunghezze al termine della giornata di ieri ma questa sera l’Europa ha messo la freccia e ha trionfato con ampio margine.

L’Italia ha contribuito al successo con quattro azzurri. Fausto Desalu ha corso i 200 metri in 20.66, non è partito in maniera brillante ma la sua fase lanciata è stata incoraggiante ed è così riuscito a chiudere al secondo posto alle spalle del turco Ramil Guliyev (20.16 per il Campione del Mondo) e davanti agli americani King (20.82), Trimble (20.88) e McClain (20.98). Yeman Crippa ha battagliato a lungo sui 3000 metri, distanza non consona al trentino che quest’anno ha vinto la Coppa Europa dei 10000 metri e che è a un passo dal record italiano dei 5000 metri: terzo posto per il 22enne in 7:58.11 alle spalle dell’americano Ben Blankenship (7:57.48) e dello spagnolo Adel Mechaal (7:57.55).

Ayomide Folorunso si è invece dovuta accontentare del quinto posto sui 400 ostacoli (56.80, stesso identico tempo della Finale della Diamond League di quattro giorni fa) alle spalle dell’ucraina Ryzhykova (55.32), della svizzera Sprunger (55.46) e della britannica Beesley (55.49). Luminosa Bogliolo non è invece riuscita a confermarsi sotto i 13 secondi sui 100 ostacoli e il suo 13.05 non le ha permesso di andare oltre al sesto posto nella gara vinta dall’americana Sharika Nelvis (12.80) davanti alla polacca Karolina Koleczek (12.86) e alla bielorussa Elvira Herman (12.92).

Il risultato tecnico migliore della serata è arrivato dall’alto femminile ma non per mano dell’annunciata russa Mariya Lasitskene che si ferma a 1.98 e si deve accontentare del terzo posto, a dettare legge è stata infatti l’ucraina Yuliya Levchenko che è volata a 2.02. Merita rilievo anche la spallata del tedesco Johaness Vetter capace di un rilevante 90.03 nel giavellotto. La polacca Joanna Fiodorow ha trionfato nel martello (74.34), lo svedese Armand Duplantis ha giganteggiato nel salto con l’asta (5.85) precedendo i polacchi Piotr Lisek (5.80) e Pawel Wojciechowski (5.75), salto triplo privo di diverse stelle vinto dallo statunitense Chris Benard con 17.01, lo spagnolo Orlando Ortega ha ruggito sui 110 ostacoli con un alto 13.21 davanti al russo Sergey Shubenkov (13.39) mentre gli 800 metri sono stati terreno di gloria per il bosniaco Amel Tuka (1:46.77) che ha preceduto il polacco Adam Kszczot (1:46.89).

Assolo di Kate Grace sui 1500 (4:02.89), l’austriaco Lukas Weisshaidinger ha battuto il polacco Piotr Malachowski nel disco (67.22 contro 64.89), sui 400 ostacoli maschili doppietta degli USA con Dave Kendziera (48.99) e Amere Lattin (49.12), 3000 siepi dominati da Mel Lawrence (9:33.24) mentre il lungo femminile si è risolto sul filo dei centimetri: 6.74 per la bielorussa Nastassia Mironchyk, 6.73 per l’ucraina Maryna Bekh, 6.71 per l’americana Brittney Reese. Al termine della serata i 200 metri femminili vinti da Brittany Brown (22.61), il peso femminile di Maggie Ewen (19.47) e la staffetta mista conquistata dall’Europa per appena 8 centesimi (3:21.13 contro 3:21.21).

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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