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Ciclismo

Vuelta a España 2019: pagelle quinta tappa. Numero di Madrazo, brilla Lopez, male Aru

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Angel Madrazo si impone sull’Alto de Javalambre nella quinta tappa della Vuelta a España 2019. Il primo arrivo in salita di questa edizione non ha deluso le aspettative con colpi di scena e grande spettacolo. Andiamo quindi a scoprire i voti dei protagonisti odierni con le pagelle della quinta tappa della Vuelta a España 2019.

Angel Madrazo 10: una doppietta incredibile per la Burgos-BH, con Jetse Bol (voto 9,5) che ha fatto un gioco di squadra perfetto e lo spagnolo che ha saputo realizzare l’impresa della carriera. Loro hanno dato il via alla fuga e ci hanno sempre creduto, riuscendo a portare a casa un risultato straordinario. Madrazo sulla salita finale si è staccato più volte, ma con una grinta fenomenale è riuscito a rientrare sulla testa nell’ultimo chilometro e poi a piazzare lo scatto decisivo per conquistare la vittoria in solitaria. Un grande numero per questo corridore che da giovane aveva mostro un ottimo potenziale e oggi è riuscito a cogliere finalmente la prima grande vittoria della carriera.

José Herrada 8,5: resta il rammarico per l’occasione persa, ma comunque ha fatto il possibile per staccare i compagni di fuga sulla salita finale. La tattica era giusta, ma le gambe hanno ceduto. Alla fine la vera grande azione di giornata è stata quella di capire le potenzialità di questa fuga e di essere riuscito a raggiungere la coppia della Burgos-BH.

Miguel Angel Lopez 9: il colombiano si riprende la maglia rossa di forza, con un attacco secco nel finale, con cui ha stacco nettamente tutti gli avversari. Quando le pendenze diventano dure il corridore dell’Astana ha davvero un altro passo e oggi lo ha confermato, guadagnando un margine importante sui rivali diretti. L’unica nota stonata è la mancata vittoria di tappa, perché se fosse partito prima avrebbe probabilmente raggiunto i fuggitivi.

Alejandro Valverde 8: il campione del mondo è stato il primo a rompere gli indugi nel gruppo dei migliori ed è stata la sua azione a far esplodere la corsa. Aveva tanta voglia di lasciare il segno, ma non è riuscito a piazzare lo scatto decisivo. Una prova comunque ottima, che lo rilancia come capitano della Movistar.

Primoz Roglic 7,5: mezzo voto in meno di Valverde, perché anche se il distacco è lo stesso, lo sloveno si è limitato a restare passivo a ruota, senza tentare in prima persona di fare la differenza. Il risultato finale è comunque buono, visto che sale in seconda posizione in classifica generale.

Tadej Pogacar 7: altro sloveno protagonista, ma la sua prova era meno scontata di quella del connazionale. Il 20enne della UAE-Team Emirates ha infatti dimostrato di poter lottare con i migliori nei Grandi Giri, reggendo a lungo il passo dei più forti, e riuscendo poi a gestirsi bene nel finale, ottenendo un piazzamento importante, che rilancia le sue quotazioni.

Nairo Quintana 5,5: prende quasi un minuto da Lopez e non conferma quindi ciò che aveva fatto vedere con la vittoria di Calpe. Da uno scalatore puro come lui ci si aspettava molto di più, ma se il ritmo in salita è questo, allora il podio rischia di allentarsi sempre di più.

Nicolas Roche 5: qualcuno si aspettava che potesse riuscire a difendere la maglia rossa e invece è andato in crisi, pagando 1’30” da Lopez e scivolando in quinta posizione in classifica. Giornata da dimenticare per la Sunweb, visto che Wilco Kelderman è andato ancora peggio di lui.

Fabio Aru 5: se questo doveva essere un esame per il sardo, allora non lo ha superato. Infatti si è staccato subito alla prima vera accelerazione nel gruppetto dei migliori e il distacco al traguardo è pesante, visto che paga 2’12” da Lopez. Una controprestazione rispetto a quella di domenica, che lo fa scivolare in 17ma posizione in classifica e lo allontana molto dai vertici.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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