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Ciclismo

Giro d’Italia 2020, percorso durissimo: Etna, Zoncolan, Colle delle Finestre, Fraiteve. Sfilza di salite: il possibile tracciato e le anticipazioni

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Il Giro d’Italia 2020 si preannuncia davvero molto duro con una serie di salite estremamente impegnative che metteranno a durissima prova tutti i ciclisti. Questo sembra essere lo scenario a circa tre mesi dalla presentazione ufficiale del percorso, le indiscrezioni della vigilia che stanno emergendo nelle ultime settimane parlano infatti di una serie di ascese di primissimo piano che renderanno il tracciato particolarmente selettivo ed arduo per chi deciderà di disputare la Corsa Rosa nel prossimo mese di maggio. L’ultima edizione era stata criticata da più parti proprio per la sua semplicità e per l’assenza di grandi montagne salvo alcune eccezioni, questa volta gli organizzatori dovrebbero alzare notevolmente l’asticella e proporre un Giro d’Italia 2020 affascinante, arduo, esigente, per veri scalatori.

Basta riportare quattro nomi per rendere più chiara l’idea: Etna, Zoncolan, Colle delle Finestre, Fraiteve. Sono le suggestioni di cui si sta parlando già da diversi giorni e che, se davvero venissero affrontate, renderebbero la Corsa Rosa estremamente avvincente. Partiamo dal Vulcano in Sicilia, sul tavolo una possibile cronoscalata di 27 km con gli ultimi 8,7 in sterrato per arrivare a Pian delle Concazze cioè a 2850 metri s.l.m. e con pendenze che si spingono fino al 22%: la si affronterebbe nel corso della prima settimana, al rientro in Italia dopo le prime tre tappe in Ungheria (una cronometro individuale di 9,5 km a Budapest e due frazioni per velocisti).

Il Friuli-Venezia-Giulia sarà grande protagonista e dunque il pensiero fa subito allo Zoncolan, il celeberrimo Mostro, la salita più dura d’Europa che ha già consegnato delle pagine epiche alla storia del ciclismo: 10,5 km con pendenza media dell’11,5% e tratti superiori al 20% per coprire 1210 metri di dislivello nel cuore delle Alpi Carniche. Attenzione perché si starebbe parlando anche di una nuova opzione, cioè il Monte Matajur che si trova nelle Prealpi Giulie dove sovrasta Cividale, non è lontano dalla Slovenia e potrebbe essere interessante da affrontare anche se siamo ben sotto i 2000 metri (come per lo Zoncolan, tra 1600 e 1700).

Colle delle Finestre e Fraiteve sono la suggestione dell’ultima settimana: entrambe nella stessa tappa oppure in due frazioni distinte? In Piemonte dovrebbe andare in scena la battaglia finale per la maglia rosa, si tratta di due salite davvero micidiali: la prima ha deciso il Giro d’Italia 2018 con il celeberrimo attacco di Chris Froome a 80 km dal traguardo (stiamo parlando di un’ascesa di 18,5 km km con una pendenza media del 9% e una massima del 14%, ultima parte sullo sterrato e GPM a 2178 metri s.l.m.), la seconda è una novità (ultimi 8 km costantemente in doppia cifra sullo sterrato per arrivare a 2700 metri s.l.m. nel cuore del comprensorio di Sestiere).

Non finisce qui perché non abbiamo menzionato il potenziale tappone dolomitico con Marmolada, Stelvio e possibile finale ai Laghi di Cancano sopra Bormio ma sembra davvero troppo: molto probabilmente almeno una di queste proposte salterà anche perché bisognerà necessariamente inserire una tappa mossa sugli Appennini, si era parlato di un possibile arrivo a Roccaraso. E attenzione perché l’ultima tappa potrebbe arrivare a Milano come da antica tradizione ormai abbandonata da diverse stagioni.

 

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Foto: Valerio Origo

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