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F1, Mondiale 2019: i numeri di Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Il tedesco esalta meno, eppure è davanti..

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Tempo di vacanze per il Mondiale 2019 di Formula Uno, tempo quindi di bilanci, per il momento parziali, dato che abbiamo vissuto solamente 12 dei 21 appuntamenti in calendario. In casa Ferrari il taccuino di Mattia Binotto comprende le valutazioni dei suoi due piloti. Sebastian Vettel e Charles Leclerc, in rigoroso ordine di anzianità, non hanno completato una prima fase di stagione particolarmente scintillante. Ci sono stati alti (oggettivamente non troppi) e bassi (sicuramente di più) per un andamento che è risultato al di sotto delle aspettative. Andiamo ad analizzare i freddi numeri che, tuttavia, spesso dicono molto più di quanto sembri.

Sebastian Vettel ha chiuso il suo primo scorcio di stagione con 156 punti in quarta posizione. Per il tedesco sono arrivati tre secondi posti (Monaco, Canada e Germania) e tre terzi posti (Cina, Azerbaijan e Ungheria) per sei podi complessivi ai quali, con grande costanza, ha aggiunto tre quarti e due quinti. Peggior risultato la 16esima posizione di Silverstone, quindi zero ritiri per il 4 volte iridato che vanta anche una pole position in Canada.

Charles Leclerc, invece, viaggia con 132 punti (quinta posizione) frutto di un secondo posto (Red Bull Ring), quattro terzi posti tra Bahrein, Canada, Francia e Silverstone (quindi cinque podi totali) un quarto e ben quattro quinti posti. Per il monegasco vanno menzionati anche il ritiro di Monaco e di Hockenheim, più le pole position di Sakhir e Austria.

Le differenze sono minime. In fatto di punti ci sono 24 lunghezze di margine tra i due piloti di Maranello (con i due ritiri di Leclerc che pesano nel computo) mentre Vettel ha un podio in più. In che modo, quindi, la stagione del classe 1997 sembra così superiore rispetto all’illustre vicino di box?

I motivi sono semplici. Innanzitutto quando un esordiente sbarca in Ferrari in una età così giovane non gli si pongono obiettivi clamorosamente elevati. Per un 21enne è normale che serva un periodo di ambientamento, e quando si guida una vettura con il Cavallino Rampante l’assunto aumenta ulteriormente di difficoltà. Dando uno sguardo di insieme Leclerc si è presentato alle vacanze con un voto positivo sul taccuino di Mattia Binotto. Gli errori non sono mancati (come le qualifiche di Baku o durante il GP di Germania) ma dall’altra parte non si possono dimenticare diverse gare di altissimo livello con sorpassi mozzafiato e, inoltre, non sempre il team lo ha favorito con diverse strategie non propriamente impeccabili. La sua grande occasione si è presentata a Sakhir, una gara che stava dominando prima del ben noto problema alla sua SF90 che lo ha relegato in terza posizione. Altra grande prova in Austria, con il primo successo in carriera svanito a pochi chilometri dalla conclusione per mano di Max Verstappen.

Sebastian Vettel, invece, ha avuto una sola vera e propria chance per salire sul gradino più alto di un Gran Premio e si tratta di Montreal. La celebre, e discussa, penalizzazione di cinque secondi è costata la vittoria all’ex Red Bull che, nel complesso, non ha disputato un campionato particolarmente negativo, anzi, ma non ha nemmeno brillato. Dopo un 2018 concluso letteralmente come un pugile all’angolo, il nativo di Heppenheim contava in una vettura più competitiva per ribadire il suo valore ma, come detto, è riuscito nell’intento in poche occasioni. Ad ogni modo è, e rimane, il faro della scuderia e non va dimenticato.

Come si concluderà, quindi, il Mondiale 2019 dei due ferraristi? Charles Leclerc proverà nuovamente a rompere il digiuno in fatto di vittorie, mentre Sebastian Vettel dovrà ribadire il suo status di prima guida in Ferrari, mantenendo il primato in classifica (anche se non si tratta che di una piccola soddisfazione) e tornando al successo che, va ricordato, ormai manca da un anno esatto in occasione del GP del Belgio 2018, laddove si tornerà a correre dopo la sosta agostana.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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