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Tuffi, Mondiali 2019: un tuffo sbagliato condanna Marsaglia e Tocci alla delusione. Batki, esempio di professionalità

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Il mondo dei tuffi corre forte (con l’aggiunta di Corea del sud e Giappone tra le Nazioni top, mentre la Corea del nord, autentica potenza dalla piattaforma, non è presente), l’Italia al maschile resta un po’ indietro. Almeno dal trampolino 3 metri, specialità olimpica. E è un peccato, perché Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci hanno entrambi potenziale e capacità tecniche/fisiche per poter approdare quanto meno in una finale a dodici e terminare anche nei primi otto della classifica. Purtroppo a Gwangju il potenziale è rimasto tale, in maniera impietosa. E il tutto per un tuffo sbagliato, pagato a caro prezzo da entrambi.

TRE METRI DI RABBIA

Al Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju, nella sesta giornata del mondiale dì tuffi, Giovanni Tocci, quarto a Madrid e sesto a Bolzano nel Grand Prix di quest’anno e Lorenzo Marsaglia, sesto agli Europei di Edimburgo 2018, poi secondo a Rostock, quinto a Madrid e terzo a Bolzano nel Grand Prix 2019, si fermano appunto ai preliminari. Delusione tremenda. Un pochino meglio Lorenzo che chiude 23esimo con 379 punti, mentre Giovanni è trentesimo con 363.20. Pesano gli errori, gli unici in tutta la gara, commessi da Lorenzo nel triplo e mezzo indietro raggruppato e da Giovanni nel  triplo e mezzo rovesciato raggruppato. “Siamo al mondiale – dice Marsaglia se sbagli un tuffo sei fuori. Peccato perchè la semifinale era alla portata. Sarebbero bastati 20 punti in più“. “Se escludiamo il secondo tuffo, che rivedrò e sul quale senza dubbio dovremo lavorare ancora – commenta Tocciho fatto una buona gara. Putroppo anche i giudici, quando commetti un grosso errore all’inizio, sono un po’ condizionati nel valutare i tuffi successivi. Adesso andremo a Kiev per gli europei e continueremo il nostro percorso di crescita“. Resta da capire il perché di una piccola involuzione, almeno in Corea, da parte del cosentino, che due anni fa a Budapest “spaccava” letteralmente il trampolino: terzo da un metro, eliminato in semifinale dai tre metri, ma con un tuffo completamente sbagliato quando stava viaggiando (e l’avrebbe fatto anche dopo l’errore) al passo dei migliori. Oggi Tocci non è lo stesso di Budapest, almeno l’impressone è quella. Perché? Ne capiremo di più agli Europei.

BATKI

Resta clamorosa, invece, la prova offerta da Noemi Batki, una che nei momenti importanti difficilmente sbaglia, eccezion fatta per i Giochi di Rio 2016. Intanto, a Gwangju ha centro l’obiettivo minimo, ovvero l’ingresso in finale, e di conseguenza la carta olimpica. In più, ha raggiunto anche il pass per le World Series 2020, possibilità di confronto clamorosa con le migliori al mondo. A 31 anni, quasi 32, parteciperà alla sua quarta Olimpiade, da n.1 europea (e anche nettamente), mentre l’ottavo posto della finale odierna le ha regalato anche il risultato migliore a un Mondiale (eguagliando quello di Marocchi a Montreal 2005, best per una italiana dalla piattaforma fino a oggi) oltre a tanta fiducia. Il famoso avvitamento indietro, sbagliato praticamente sempre in Corea, anche in riscaldamento o allenamento, è stato un tuffo eseguito invece più che discretamente oggi, quando contava di più. La triestina di Budapest, trapiantata da tre anni a Roma, è un’atleta pluri medagliata, che oltretutto nasce tampolinista, capace di vincere anche il titolo europeo dalla piattaforma come solo Tania Cagnotto è riuscita a fare in casa Italia, anche se purtroppo non ha una serie-gara pari alle migliori 3-4 atlete del pianeta. Principalmente per “colpa” di un tuffo: il doppio e mezzo rovesciato, dal coefficiente 2.8, anche se ben eseguito, non le consente per ora di poter sognare in grande da qui ai Giochi olimpici, a livello assoluto. L’elite è poco sopra i 350 punti e per ottenerli con questo programma Batki deve tenere una media perfetta di 70 punti a tuffo. Per carità, non ci è andata nemmeno troppo lontana oggi, ma è difficile. La speranza è che possa riuscirci in futuro, oppure di poter apportare qualche modifica al programma.

Cosi l’azzurra in finale piattaforma 10m

Noemi Batki – ottava 328.90
107B triplo e mezzo avanti carpiato 67.50
5253B doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo carpiato 64.00
6243D verticale con doppio salto indietro e un avvitamento e mezzo 67.20
407C triplo e mezzo ritornato raggruppato 67.20
305C doppio e mezzo rovesciato raggruppato 63.00

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Foto: La Presse

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