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Ciclismo

Tour de France 2019, Egan Bernal dà spettacolo in salita. Il colombiano si esalta con l’altitudine

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Era uno degli attesi protagonisti all’ultimo Giro d’Italia. Purtroppo una caduta dell’ultimo minuto ha privato i tifosi del Bel Paese di uno spettacolo che sicuramente ci sarebbe stato. Cambio di programmazione e virata sul Tour de France, con l’intenzione di fare da gregario a Chris Froome, per poi diventare capitano unico nel 2020. Niente di tutto ciò: Froome fuori gioco e Egan Bernal costretto a prendere in mano, assieme a Geraint Thomas (forse un gradino sopra, sia per esperienza sia per il valore che ha il titolo dell’anno scorso), il Team INEOS.

La preparazione non eccezionale e non incentrata sulla Grande Boucle si è sicuramente fatta sentire nelle prime due settimane di gara. A La Planche des Belles Filles qualche secondo perso, a cronometro molto male e distante dai rivali diretti (a partire dal compagno di squadra gallese). Una situazione non del tutto positiva che si è andata a creare alla vigilia dei Pirenei, con un Julian Alaphilippe al top, sempre in Maglia Gialla. Sulle salite della seconda settimana il colombiano si è fatto vedere, senza però prendere in mano la situazione: ha praticamente chiuso il discorso in chiave Maglia Bianca (mai in discussione), ma non è riuscito a staccare i rivali.

Oggi, nel primo vero assaggio di Alpi, nella tappa storica che vedeva l’Izoard e il Galibier, Bernal ha dato spettacolo, cambiando le carte in tavola. Il giovane colombiano se n’è andato in solitaria sul finale, esaltandosi con l’altitudine e prendendo una trentina di secondi sugli avversari, che gli sono valsi la seconda posizione virtuale in classifica generale. Al momento sembra l’unico in grado di ribaltare il Tour: sin da domani ci aspettiamo di vederlo ancora all’attacco, con la possibilità di staccare Alaphilippe e provare a sognare in Giallo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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