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MotoGP, GP Olanda 2019: analisi prove libere. Yamaha dai due volti, Ducati risponde presente, Marquez lavora per la gara, Lorenzo ko

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La prima giornata di Assen è andata via e sul tracciato olandese, Cattedrale del Motociclismo, sono diversi gli spunti di questo day-1 dell’ottavo round del Mondiale 2019 di MotoGP. In uno degli scenari più classici delle due ruote partiamo dalla Yamaha.

La moto di Iwata si conferma essere enigmatica: da un lato super performante con Fabio Quartararo (il migliore del primo turno) e con Maverick Vinales (il migliore della seconda sessione) e dall’altra la nona piazza stentata di Valentino Rossi nella classifica combinata. Non ha ancora ingranato Valentino a differenza dei suoi compagni di team. Il “Dottore” non ha ancora trovato la cura sulla sua M1 e soprattutto nel quarto settore (connubio di agilità e di accelerazione) il distacco è sostanziale. Si dovrà lavorare sul set-up per avvicinarsi alle posizioni nobili, lui che su questa pista ha posto la firma in dieci occasioni in carriera, l’ultima delle quali due anni fa, tra l’altro ultimo sigillo del campione di Tavullia in top class.

Guardando in casa Ducati, motivi per sorridere ce ne sono. Sulla carta questa pista non dovrebbe essere la migliore per le qualità della GP19, non eccezionale in percorrenza. Eppure, le “creature” di Borgo Panigale si sono presentate con un consistenza decisamente buona e il terzo e quarto crono di Danilo Petrucci e di Andrea Dovizioso fa ben sperare. In partocolare il “Dovi”, desideroso di sfatare il tabù olandese, deve necessariamente arginare la serie positiva di Marc Marquez e questo proposito passa necessariamente da qui, lì dove solo i migliori hanno saputo trionfare.

Il leader della classifica mondiale che, settimo nella graduatoria combinata, si è concentrato come al solito sul passo gara, inanellando diversi giri con le gomme medie usurate. Un aspetto che evidenzia quanto Marc sia sicuro del fatto suo e non vada alla ricerca spasmodica della prestazione pura prima del tempo. Chi invece non potrà fare molto è Jorge Lorenzo. L’iberico caduto nel corso delle libere odierne in curva 7, si è procurato la frattura alla sesta vertebra dorsale e sarà costretto ad lungo stop. Un colpo pesante al fisico e al morale del maiorchino che, oltre ai problemi di adattamento con la Honda, dovrà trovare tante energie e motivazioni per risollevarsi da questo periodo poco fortunato.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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