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MotoGP, GP Catalogna 2019: la stagione da incubo di Andrea Iannone con l’Aprilia. Un feeling mai nato e batoste continue

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La carriera in MotoGP di Andrea Iannone si sta trasformando sempre più in un lungo ed infinito calvario. Dopo gli anni brillanti in Ducati, tutto, infatti, è andato sempre più verso sud. Prima è arrivato l’appiedamento del team di Borgo Panigale, quindi due anni davvero neri in Suzuki, prima della scommessa Aprilia. Si sapeva che la moto di Noale non potesse garantire i fasti di un tempo al pilota di Vasto, ma questo 2019 sta andando ben oltre i suoi peggiori incubi.

Come si potrebbe definire altrimenti un andamento da 20esima posizione in classifica generale con appena 7 punti conquistati? Per “The Maniac” infatti, questa annata ha visto ben pochi sorrisi, per usare un eufermismo. 14esimo all’esordio in Qatar, quindi 17esimo a Termas de Rio Hondo, 12esimo in Texas, assente a Jerez per l’infortunio alla caviglia nel corso delle prove libere, quindi ritirato a Le Mans e, infine, 15esimo al Mugello nell’ultima uscita.

Un ruolino di marcia davvero pessimo, che lo vede precedere solamente le due moto dei team Red Bull KTM Tech3 e del team Ducati Reale Avintia. Come se non bastasse, poi, il confronto con il compagno di scuderia, lo spagnolo Aleix Espargarò è impietoso, dato che i punti di margine sono addirittura 20 a favore dell’iberico.

Quanto sembra lontano il campionato 2015. A quell’epoca il classe 1989 era quinto in MotoGP con la Ducati con tre podi e ben cinque quarti posti all’attivo. Da quel momento, sostanzialmente, l’unica gioia è arrivata con la vittoria del Gran Premio di Austria 2016, riportando la Ducati al successo. Per il resto, solamente frustrazione e delusioni, sia in Suzuki sia ora in Aprilia.

La moto veneta proprio non va a genio a Iannone che non riesce mai a esprimere il suo talento. Molto spesso lo si vede chiudere la classifiche di prove libere o qualifiche, mentre in gara, in qualche modo, fa in modo di lottare, quantomeno per entrare in zona punti. Ma, per un pilota di qualità e ambizioso come lui, tutto questo non può e non deve essere sufficiente.

Dopo aver lottato con tutte le proprie forze per portare Ducati e Suzuki a buoni livelli, venendo poi scaricato, sembra che il percorso in Aprilia sia identico. Quando potrà durare la pazienza da ambo le parti, pilota e team? C’è ancora tempo per provare a raddrizzare questo Mondiale MotoGP 2019, ma serve una idea precisa di come sviluppare la Aprilia RS-GP che, fino a questo momento, ha messo in mostra parecchi difetti e che solo Aleix Espargarò è in grado di far girare nel migliore dei modi.

Andrea Iannone è all’ennesimo bivio della sua carriera. Fermare questo declino dovrà essere l’imperativo, per non dover chiudere anzitempo una esperienza nella classe regina che il pilota di Vasto ha ampiamente dimostrato di meritare.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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