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Ciclismo

Giro d’Italia 2019: sicurezza impotente contro la stupidità degli spettatori. Dopo Nibali al Tour 2018, oggi paga Miguel Angel Lopez

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Il ciclismo è l’unico sport al momento che non richiede il pagamento di un biglietto per assistere alle gare dal vivo, qualcosa di davvero speciale che contribuisce a rendere questa disciplina fantastica e molto partecipata: quando passa una corsa riservata ai professionisti assistiamo a una marea di gente che affolla le strade, le rende così colorate, crea un’atmosfera commovente e spettacolare che contribuisce alla magia del ciclismo. Tra migliaia di spettatori appassionati e disciplinati, ligi a bordo strada ad applaudire i propri beniamini e a incoraggiarli, c’è però sempre qualche deficiente (il termine più elegante per descrivere certi individui) che rovina le gare agli unici veri protagonisti: i ciclisti, spesso danneggiati dalle gesta sopra le righe di qualche scalmanato ed esagitato che non riesce a controllarsi e vuole prendersi il palcoscenico.

L’ultimo episodio è accaduto oggi pomeriggio, durante la ventesima tappa del Giro d’Italia 2019: i migliori atleti di giornata stanno affrontando l’ultima salita che conduceva verso il Monte Avena, si sta per infiammare la lotta per la vittoria di tappa quando all’improvviso un tifoso si è messo a correre accanto a Miguel Angel Lopez. Lo spettatore è inciampato e ha fatto cadere il colombiano, volato rovinosamente a terra e rimasto così fuori dai giochi per il successo. L’alfiere dell’Astana si è prontamente rialzato e, preso dall’adrenalina, ha preso a pugni quel supporter: una raffica di sberle ampiamente comprensibile, Lopez era preso dalla rabbia e non è riuscito a contenersi in quel frangente. La reazione è giustificata ma attenzione perché potrebbe portare a delle conseguenze.

La stupidità degli spettatori è sempre più un male che affligge i tifosi e la sicurezza sembra sempre più impotente, oggi ne ha fatto le spese la povera maglia bianca del Giro d’Italia 2019 ma a ogni tappa scorgiamo certi stupidi che rischiano di compromettere le corse e le carriere dei ciclisti. Basti pensare a quanto successo al Tour de France 2018 quando Vincenzo Nibali inciampò nella tracolla di una macchina fotografica di un tifoso e si infortunò gravemente dovendo abbandonare la Grande Boucle. Gli organizzatori dovrebbero fare di più in termini di sicurezza, predisporre dei cordoni di controllo per evitare certi incidenti: ormai gli episodi sono innumerevoli e a farne le spese sono i campioni che regalano emozioni, solo per colpa di qualche esagitato che non è nemmeno un grande appassionato di ciclismo perché altrimenti non si comporterebbe in questo modo.

 

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Foto: Lapresse

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