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Formula 1

F1, GP Canada 2019: il Mondiale riparte da Montreal. La Ferrari cerca un guizzo d’orgoglio

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Se non siamo all’ultima spiaggia, per quanto riguarda la Ferrari, poco ci manca. Il Gran Premio del Canada 2019 di Formula Uno, anche per la conformazione del tracciato di Montreal, è probabilmente la chance finale per la scuderia di Maranello per riaprire un Mondiale che, al momento, appare più come una chimera. I lunghi rettilinei del circuito situato sull’isola di Notre Dame e le sue curve veloci, sembrano ideali per una SF90 che, invece, soffre tremendamente nei tratti lenti. A Montreal c’è solamente il tornantino del Casinò, per cui la Ferrari spera di poter sfruttare la grande potenza del proprio motore e una aerodinamica frontale che la rende, sempre, la vettura più veloce del lotto.

Tutto facile e chiaro, dunque? Sebastian Vettel e Charles Leclerc duelleranno per salire sul gradino più alto del podio canadese? Non sarà così semplice, anzi. Anche se la conformazione della pista del Quebec non sembra favorire la W10, la monoposto di Brackley sarà la naturale favorita per il fine settimana. Vedremo, tuttavia, se il gap tra le vetture sarà più ridotto, dopo diversi appuntamenti nei quali non c’è letteralmente stata partita, con le Frecce d’argento dominanti ad un livello che non si vedeva da diverso tempo.

Per la scuderia di Maranello, quindi, molto si giocherà in questo weekend. Lo sa il team e lo sanno, soprattutto, i due piloti. Da un lato abbiamo un Mattia Binotto che, da abile burattinaio dovrà essere bravo a portare allo stesso livello il settore tecnico (con aggiornamenti che, per una volta, dovranno funzionale davvero) e quello riguardante le strategie, dopo il clamoroso errore nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco che è costato la gara a Charles Leclerc. Dall’altro proprio il giovane monegasco che, dopo un inizio di campionato nel quale ha fatto vedere diverse buone cose, sente la necessità di mettere a segno un risultato di prestigio, e Sebastian Vettel che proverà a ripartire dopo la piazza d’onore monegasca che ha riportato (almeno in parte) il sorriso al quattro volte iridato.

La Ferrari vuole tornare ad essere protagonista. L’occasione di Montreal (dove dodici mesi fa vinse proprio il tedesco ex Red Bull) è di quelle che non si possono sprecare. Vincere sarebbe il modo per ribadire a tutti che il team emiliano non molla. Se, invece, arrivasse un altro successo della Mercedes, sarebbe già tempo di pensare al 2020, sia perché il distacco sarebbe ormai incolmabile, sia perché significherebbe che le W10 non sono battibili nemmeno su un tracciato che non le favorisce.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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