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Volley, Superlega 2019 play-off. Colpo di scena finale per una stagione bellissima: la Lube sfata il tabu e ora vuole anche la Champions

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Alle 21.30 di ieri al Pala Barton di Perugia c’erano da una parte una squadra, la Sir Safety che aveva vinto le ultime diciotto partite consecutive sul proprio campo nei play-off, non perdeva dal 5 maggio 2016 davanti al pubblico amico nelle sfide decisive per l’assegnazione dello scudetto, aveva dominato le prime due sfide in casa della serie di finale ed era avanti due set a zero senza apparenti problemi di sorta e dall’altra una squadra che era alla sua terza finale senza appello della stagione, dopo aver perso all’atto conclusivo il Mondiale per Club e la Coppa Italia, che non era mai riuscita a espugnare Perugia in stagione, se non nell’inutile finale per il terzo posto di Supercoppa a ottobre, che si trovava sotto 0-2 quasi impotente contro i missili in battuta degli avversari.

Sono bastati cinque minuti per ribaltare il destino di una serie e di una stagione intera. Quella parte iniziale del terzo set ha tolto certezze ad una Sir Safety che sentiva già il trionfo in tasca e le ha regalate a Civitanova che, stavolta, è entrata nel pertugio lasciato colpevolmente aperto dai rivali ed ha combattuto sconfiggendo il mostro come nei classici manga giapponesi dove i protagonisti erano i robot, capaci di salvarsi anche nelle condizioni sfavorevoli più estreme.

Stavolta la ciambella di salvataggio l’ha raccolta Civitanova che non deve passare come la squadra miracolata e fortunata perchè nove volte su dieci quelle partite si perdono. Civitanova si è costruita il successo prestigioso punto su punto, con grande sofferenza ma dando l’impressione anche di divertirsi molto: i 17 punti a muro hanno fatto il resto nello spostare gli equilibri di un match che rimarrà scolpito nella memoria sdi spettatori e protagonisti, nel bene o nel male.

Alla fine, tecnicamente parlando, Leon non è riuscito a fare la differenza per mancanza di continuità di rendimento. Per due set ha tenuto sotto scacco gli avversari con battute micidiali (7 ace nei primi due set) e poi il cubano con passaporto polacco è calato sensibilmente e tutta Perugia ne ha risentito, attaccando in modo più scontato e subendo il gioco dei rivali. Quella di Civitanova è la vittoria della squadra, di un gruppo che ha “scaricato” Medei ed ha sposato in pieno la causa De Giorgi, andandosi a prendere un successo a un certo punto (soprattutto dopo gara-3, insperato.

Perugia chiude la sua annata con un pugno di mosche: una Coppa Italia non può bastare a rendere la stagione positiva, soprattutto per via delle aspettative della vigilia. Sia con Kazan che contro Civitanova la sconfitta casalinga al tie break è stata decisiva e l’impressione è che manchi qualcosa nel carattere della formazione perugina che le impedisce di rendere al meglio nei momenti decisivi. Civitanova, invece, ha la possibilità di fare un bis straordinario perchè sabato si andrà a giocare proprio con Kazan il titolo più prestigioso d’Europa, la Champions League.

 

Foto Roberto Bartomeoli Live Photosport

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