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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, la prima settimana di Vincenzo Nibali: lo Squalo convince, soprattutto nelle cronometro. Adesso la parola spetta alle salite

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La prima settimana del Giro d’Italia 2019 è ormai in archivio. Queste nove tappe iniziali della Corsa Rosa hanno già decretato dei vincitori e dei vinti; big che convincono e altri da mettere ancora alla prova. Ma ciò che interessa soprattutto al pedale tricolore è senza ombra di dubbio la condizione della nostra punta di diamante: Vincenzo Nibali.

Lo Squalo dello Stretto si è lasciato alle spalle una primissima parte del Giro conclusa in maniera eccelsa, con grande lucidità, dove ha perso il giusto nei confronti di quello che oramai sembra l’unico grande rivale per la vittoria finale, ossia Primoz Roglic. Perchè sì, la strada ha già lanciato delle dure sentenze per altri favoriti nella conquista del Trofeo senza fine. Il primo è sicuramente lo sfortunatissimo Tom Dumoulin, ritiratosi nella quinta tappa dopo la bruttissima caduta di Frascati; ma poi troviamo anche Simon Yates e Miguel Angel Lopez, le grandi vittime della cronometro di San Marino, dove hanno perso tanto, troppo tempo in vista delle prossime tappe, soprattutto per le salite.

Invece Vincenzo stupisce nelle prove contro il tempo, anche se in realtà non è mai stato fermo in queste specialità. Terzo a Bologna e quarto a San Marino, il capitano della Bahrain-Merida supera con il 30 e lode le prime due tappe più cruciali sulla cartina del Giro; cercando di non accumulare troppo distacco dal dominatore di queste frazioni Roglic.

Attualmente ha 1’44” di distacco dallo sloveno, ma adesso la strada sembra tutta a suo favore. Certo, Primoz sa difendersi egregiamente in salita, ma l’esperienza del siciliano, che ha alle sue spalle quattro vittorie nei grandi Giri, dovrebbe avvantaggiarlo rispetto all’avversario. Adesso Vincenzo dovrà guadagnare il più possibile in vista di Verona, un’altra crono dove Roglic vorrà darà la zampata finale. Ma alla fine, adesso come adesso, il distacco potrebbe essere rintuzzato mano a mano, condizione del capitano della Jumbo-Visma a parte.

Lucidissimo nell’evitare le cadute, Vincenzo è riuscito ad uscire miracolosamente indenne dal capitombolo della quarta tappa, scartando, non si sa in che modo, la caduta di Puccio che messo fuori gioco Tom Dumoulin. Ennesima prova di grande esperienza per lui, che in tutte queste prime tappe è sempre apparso nella parte iniziale del gruppo, raccogliendo dei piazzamenti non tanto significativi negli ordini d’arrivo, ma fondamentali nel capire che la sua Bahrain-Merida lo sta supportando in maniera eccelsa. Il tutto nonostante la sospensione di Koren e gli acciacchi di Caruso e Pozzovivo; che però sono già apparsi in crescendo in quel di San Marino, e che saranno più che mai essenziali già dai prossimi giorni. Da adesso in poi la strada inizierà a salire. La prima grande prova è prevista giovedì per la Cuneo-Pinerolo. Non ci resta altro che attendere.

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@lisa_guadagnini

Foto: Pier Colombo

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